Lavoratori in presidio a Palazzo Lascaris
15:02 Martedì 17 Dicembre 2019I metalmeccanici delle tante aziende in crisi domani saranno davanti alla sede del Consiglio regionale. La prima mobilitazione dopo la fiaccolata di venerdì scorso. I sindacati uniti: "Serve un piano per la città"
L’appuntamento è per domani alle 15,30 sotto Palazzo Lascaris dove sarà in corso il Consiglio regionale del Piemonte. Il presidio è stato convocato da Fim, Fiom e Uilm di Torino e saranno presenti gli addetti della Mahle, della Ventures (ex Embraco), della Lear e dell’Alpitel, azienda di installazioni per telecomunicazioni, che lunedì ha annunciato il licenziamento di 30 lavoratori nel sito torinese. Tutte aziende metalmeccaniche colpite dalla crisi e che minacciano di lasciare tutti o una parte dei propri lavoratori a casa.
L'iniziativa parte dai rappresentanti interni delle organizzazioni sindacali. “Questa iniziativa, decisa nelle ultime ore, dimostra la gravità della situazione e la richiesta da parte dei lavoratori di risposte e soluzioni” affermano i segretari delle tre organizzazioni metalmeccaniche Davide Provenzano (appena eletto a capo della Fim in virtù del pensionamento di Claudio Chiarle), Edi Lazzi (Fiom) e Luigi Paone (Uilm) –. A queste aziende e alle altre già in difficoltà (ricordiamo l’Alcar, la Blutec, l’Olisytem, la Manital, la Cnh, la Comital, che licenzierà tutti i dipendenti e su cui bisognerà vigilare sul mantenimento dell’impegno sottoscritto la scorsa settimana di riassumerne il 50 per cento) – si aggiungono la già citata Alpitel e la Martor, azienda dell’automotive che sta già utilizzando da tempo i contratti di solidarietà e che si accinge a dichiarare il licenziamento di una parte cospicua di dipendenti”.
Questa è la prima iniziativa che si innesta dentro la Vertenza Torino lanciata con la fiaccolata di Cgil Cisl Uil di venerdì scorso. “Serve un piano generale per la città – prosegue la nota dei sindacati – è inutile continuare a inseguire azienda per azienda, esuberi dopo esuberi. Serve una cabina di regia che possa indirizzare le risorse su un progetto comune di rilancio dell’economia cittadina. Le poche cose che si stanno facendo come il Competence Center e le collaborazioni con il Politecnico e l’Università di Torino, rischiano di essere avulse da un contesto generale e quindi poco efficaci per trovare una via di uscita da questa crisi”.