LA NUOVA REGIONE

Cirio: nessun rimpasto (per ora)

Il governatore tiene per sé le deleghe dell'ex assessore Rosso, in carcere per voto di scambio politico-mafioso. Si prende la sua rivincita su Fratelli d'Italia in accordo con l'azionista di maggioranza, la Lega. Robaldo scalza Balena alla guida dello staff

Roberto Rosso non sarà sostituito. Almeno per il momento. “Rimpasti in giunta no, per ora tengo le deleghe di Rosso. Non parlo di poltrone mentre sono impegnato a difendere l’onorabilità dell’istituzione che rappresento”. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è tornato a parlare oggi dell’arresto di Rosso e sulle dimissioni da assessore nel corso della giornata trascorsa in provincia di Cuneo. Prima a Mondovì, a un incontro pubblico in occasione del compleanno dell’ex ministro Enrico Costa, poi a Monchiero, dove ha annunciato che il ponte crollato nell’alluvione 2010 sarà ricostruito, e infine a Cuneo, dove ha partecipato a due iniziative.

“Noi amministratori locali dobbiamo stare attenti alle infiltrazioni mafiose, meno lontane di quanto possiamo percepire, anche in territori che sembrano immuni – ha osservato il governatore –. Quanto accaduto ieri mi ha deluso profondamente. Dopo la conferenza stampa degli inquirenti ho capito che io e Rosso eravamo incompatibili e ho accettato le sue dimissioni”. Non è un mistero che Cirio non volesse Rosso nella squadra e per ragioni che, ovviamente, nulla avevano a che fare con quanto è emerso dall’inchiesta “Fenice” sulle infiltrazioni della ’ndrangheta nel mondo imprenditoriale e politico piemontese. Gli venne imposto da Giorgia Meloni che sarà poi la prima a scaricarlo con parole durissime, lui Rosso avrebbe preferito tenerlo fuori vista la fama di piantagrane che lo precedeva. È anche per questa ragione che ora Cirio ha buon gioco a tenere sulle spine Fratelli d’Italia, rinviando sine die la questione della sostituzione di Rosso. Per il momento, quindi, a FdI tocca espiare le proprie colpe. Se ne riparlerà nel nuovo anno, magari approfittando dell’occasione dello scambio di deleghe tra Marco Protopapa, titolare dell’Agricoltura, e Fabio Carosso, assessore all’Urbanistica. Una decisione concordata da Cirio con l’azionista forte della maggioranza, il segretario regionale della Lega Riccardo Molinari, per nulla intenzionato a passare sopra all’inciampo dell’alleato.

Cirio ha anche annunciato che dal 2020 Luca Robaldo, assessore comunale a Mondovì di 34 anni, da sempre braccio destro di Costa, sarà a capo della sua segreteria in Regione. “Sto riorganizzando lo staff del mio ufficio di presidenza”. In un primo momento Robaldo affiancherà l’attuale capo staff Davide Balena, “che passerà a part-time per occuparsi in modo approfondito delle prossime tornate elettorali”. Come si vociferava nelle ultime settimane al piano nobile di piazza Castello: promoveatur ut amoveatur.

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