POLITICA & GIUSTIZIA

Rimborsopoli, escono dal carcere Mastrullo e Motta

I due ex consiglieri ottengono l'affidamento in prova "provvisorio" dopo un mese di reclusione per la condanna passata in giudicato nel processo sulle spese pazze in Piemonte

Trascorreranno il Natale a casa Angiolino Mastrullo e Massimiliano Motta, i due ex consiglieri regionali del Pdl in carcere da un mese per effetto della cosiddetta legge Spazzacorrotti, applicata retroattivamente dopo la sentenza della Cassazione sulla Rimborsopoli piemontese.

Ai due è stato concesso l’affidamento in prova “provvisorio” che consentià loro di uscire dalle Vallette. Mastrullo, 71 anni, aveva concordato in appello diciotto mesi di reclusione ma la Suprema Corte non aveva ritenuto sufficiente a evitare la detenzione il fatto di aver risarcito sette volte di più la somma che gli era stata contestata dall'accusa. A disporre l’affidamento “provvisorio” per i due ex consiglieri è stato il magistrato di sorveglianza Giuseppe Cocilovo su istanza degli avvocati Michele Galasso ed Enrico Ugolini.

Mastrullo era stato condannato a un anno e sei mesi, Motta a due anni e due mesi, mentre al consigliere dei Pensionati Michele Giovine, il terzo a essere finito in carcere, era stata comminata la pena più severa: quattro anni e sei mesi. Proprio in virtù di quella sentenza così severa, a differenza di Motta e Mastrullo, Giovine trascorrerà le feste a Rebibbia.

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