Fridays for Future: Torino, presidio per clima e contro guerra

Alcune decine di giovani attivisti di Fridays for Future hanno promosso oggi un presidio a Torino per difendere il clima e contro la guerra. Fra striscioni e slogan, hanno anche installato un banchetto per contribuire alla raccolta di firme avviata in tutta Europa per chiedere alla Commissione Ue alcune iniziative, a partire dall'obiettivo del taglio della Co2 dell'80% entro il 2030. "Siamo contro la guerra - affermano i ragazzi e le ragazze che si alternano al megafono nella centrale piazza Castello - non solo perché l'industria bellica è fra le più inquinanti al mondo ma anche perché volerla fare in Iran, una delle aree con maggior numero di giacimenti di petrolio, significa che non ci sarà nessuna transizione verde dall'alto". "È tutto collegato, clima e guerre - spiegano Carlo, studente al secondo anno di Filosofia ed Edoardo, al secondo anno di Scienze Internazionali - e noi non intendiamo stare ai giochi dei potenti che vogliono portare distruzione nel mondo. Siamo qui per dire no e per spiegare che riteniamo inaccettabile investire risorse pubbliche nelle spese militari".

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