ECONOMIA DOMESTICA

Meno assunzioni, ma più stabili

Sono circa 36mila le entrate programmate dalle imprese piemontesi per gennaio 2020: quasi mille in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-2,6%). Reggono i servizi, in crisi la manifattura. Difficoltà a reperire alcune figure professionali

Con il nuovo anno rallenta la domanda di lavoro nelle imprese piemontesi, ma aumentano gli ingressi con tempo determinato. Ci sarà dunque una riduzione dell’occupazione, ma si creeranno più posti stabili. Sono circa 36.450 le entrate programmate dalle imprese piemontesi per gennaio 2020, sono 980 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con una contrazione del 2,6 per cento. Di queste il 63 per cento riguarderà lavoratori dipendenti, la restante parte sarà rappresentato da consulenti o liberi professionisti. Nel 31 per cento dei casi le entrate previste saranno stabili (era il 23 a gennaio 2019), ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 69 per cento saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Complessivamente nel trimestre gennaio-marzo 2020 le entrate stimate raggiungeranno le 78.960 unità, circa 7mila unità in meno rispetto a quanto previsto nel I trimestre 2019.

Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal. Delle 36.450 entrate previste in Piemonte nel mese di gennaio 2020, il 20,3% è costituito da laureati (in crescita rispetto al 18% di gennaio 2019), il 38% da diplomati, le qualifiche professionali rappresentato il 25,7% e il 16% è riservato alla scuola dell’obbligo.

Per quanto riguarda la dinamica settoriale sono, ancora una volta, i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro (68%, con una lieve crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), in particolare il commercio, il turismo e i servizi alle persone. Il comparto manifatturiero, che genera il 32% della domanda di inizio 2020, registra un calo di 1.180 unità rispetto a gennaio 2019. In crescita le entrate programmate delle costruzioni, che passano da 1.940 di gennaio 2019 a 2.130.

Il 32% delle entrate previste per gennaio 2020 in Piemonte sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota superiore alla media nazionale (28%) e a quanto previsto nel gennaio 2019 a livello regionale (27%), il 29% sarà costituito da operai specializzati e conduttori di impianti, il 21% riguarderà professioni commerciali e dei sevizi e solo il 9% sarà composto da impiegati. Il nuovo anno, inoltre, è iniziato all’insegna di una più elevata difficoltà di reperimento del personale. In 36 casi su 100 le imprese piemontesi prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati (a gennaio 2019 incontrava difficoltà di reperimento il 30% delle aziende). Le professioni più difficili da trovare nel periodo considerato, sono i tecnici delle vendite, del telemarketing e della distribuzione commerciale, gli operatori della cura estetica e gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche.

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