Eternit: nuova udienza a Vercelli, Schmidheiny "odio Italia"

È ripresa in tribunale a Vercelli l'udienza preliminare per il caso Eternit bis. Stephan Schmidheiny è chiamato a rispondere di omicidio volontario per le vicende di 392 persone ammalate e morte, secondo l'accusa, per l'amianto lavorato nella filiale di Casale Monferrato della multinazionale. Il Gup deve decidere sul rinvio a giudizio del magnate svizzero, di cui rimbalza in Italia una intervista rilasciata nelle scorse settimane a un giornale elvetico - e ripresa da alcuni quotidiani italiani - in cui si definisce "perseguitato" dai magistrati di un Paese "fallito". "Quarant'anni dopo si viene accusati di omicidi di massa e perseguitati per decenni. Cosa posso fare?", sostiene nell'intervista Schmidheiny, che sostiene di "provare odio per gli italiani". "Quando penso all'Italia - è un altro passaggio dell'intervista - provo solo compassione per tutte le persone buone e oneste che sono costrette a vivere in questo stato fallito".

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