GIUSTIZIA

'Ndrangheta e Rosso: processi separati

Respinta dal gup la richiesta della Procura di accorpare il procedmento sulla mafia nella zona di Carmagnola e quello che vede coinvolto l'ex assessore regionale (che intanto resta in carcere)

Non sarà accorpata, almeno per il momento, l’inchiesta di ’ndrangheta denominata Carminius con quella che coinvolge l’ex assessore regionale Roberto Rosso, arrestato a dicembre con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso. È la decisione comunicata stamani dal gup alla ripresa dell’udienza preliminare, respingendo così la richiesta avanzata nei giorni scorsi dalla Procura di Torino: i pm, chiedendo il rinvio a giudizio di Rosso (che si trova ancora in carcere) avevano infatti chiesto di unire i due procedimenti. L’operazione Carminius si riferisce alla presenza della criminalità organizzata nella zona di Carmagnola (Torino); secondo l’accusa l’ex uomo forte di Fratelli d’Italia in Piemonte avrebbe chiesto e ottenuto sostegno elettorale proprio da quegli ambienti, in cambio di denaro. Per i 34 imputati di Carminius, che hanno scelto il rito ordinario, la procura ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio.

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