OPERE & OMISSIONI

Sfm5, il treno è in ritardo (di due anni)

Rfi comunica lo slittamento dei tempi per la realizzazione delle stazioni di Orbassano, Grugliasco e Torino dal 2022 al 2024. E lievitano i prezzi. Domani conferenza dei servizi in Regione

Il primo accordo di programma è del 2014, poi modificato nel 2017, domani Rfi, Regione Piemonte, Comune di Torino e gli altri Comuni e attori interessati s'incontreranno in una conferenza dei servizi che sancirà l’ennesimo slittamento dei tempi di realizzazione delle due fermate della nuova linea del servizio ferroviario metropolitano, dall’ospedale San Luigi di Orbassano a Porta Susa, la cosiddetta Sfm5. I binari già ci sono, mancano solo la stazione di partenza e le due intermedie: Quaglia, di fronte al centro commerciale Le Gru di Grugliasco, e San Paolo nella zona di corso Rosselli a Torino. Doveva essere tutto pronto entro il 2022, oggi in Commissione Trasporti a Palazzo Civico, Rfi - la società del Gruppo Fs che gestisce la rete - ha comunicato che i lavori non saranno ultimati prima del 2024. Dieci anni dopo il primo accordo di programma. Il tutto per realizzare tre stazioni.

Il progetto prevedeva un impegno di spesa di 18,5 milioni di euro per le due stazioni intermedie di cui 9,3 messi dalla Regione, 3,7 dalle compensazioni di Trm, la società che gestisce l’inceneritore del Gerbido e 5,5 milioni da Rfi. Ed è la stessa società di Ferrovie che ha fatto sapere che anche l’importo è da rivedere, giacché mancherebbero altri 6,7 milioni di euro per concludere l’opera. Secondo il nuovo cronoprogramma, infatti, nel 2022 (in assenza di ulteriori intoppi) i lavori potrebbero iniziare e i costi aggiuntivi dovrebbe coprirli la stessa Rfi. Un iter parallelo ha vissuto invece la stazione di partenza del San Luigi, finanziata con i soldi delle compensazione Tav.

“Nessuno si sta occupando di questa vicenda, il Comune di Torino neanche si è presentato all’ultimo incontro che abbiamo fatto il 30 dicembre in Regione e io non so più a quale porta bussare” è lo sfogo dell’assessore ai Trasporti di Grugliasco Raffaele Bianco. Di certo sull’inerzia di questa vicenda incide anche l’assenza del Commissario di Governo sulla Tav, dopo la decadenza di Paolo Foietta e la mancata nomina di un sostituto fino ai tempi recentissimi quando è stato indicato il prefetto. Il consigliere comunale Aldo Curatella, ex M5s, attacca l’amministrazione: “L’estensione del Servizio metropolitano deve essere una priorità della Città, non ci si può limitare ad accettare ulteriori dilazioni nei tempi”.

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