Piemonte, Grimaldi (Luv) a Cirio: più attenzione sulle nomine

"Più attenzione sulle nomine". E' l'appello lanciato al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, da Marco Grimaldi capogruppo in Regione di Luv. "In Piemonte succede che Luigi Songa, presidente dell'Atc nord, riempie il proprio ufficio con cimeli e libri su Mussolini, si dica convintamente fascista e, nonostante le pressioni, non si dimetta. Accade che il neo Presidente di Ipla, Andrea Morando, pubblichi come motto del suo profilo facebook il 'Belli come la vita, neri come la morte' delle brigate nere, milizia paramilitare fascista della Repubblica sociale, e l'unica cosa che pensa di fare, anziché lasciare l'incarico pubblico, è di sporgere denuncia alla polizia postale contro sé stesso. Glielo diciamo noi cos'è successo: lei ha scritto quella frase, magari per ignoranza, ma nessuno le ha hackerato il profilo per scriverla al posto suo", ha attaccato Grimaldo, ricordando anche il caso di Andrea Lorusso, "il portavoce dell'Assessora ai bambini e al welfare, Chiara Caucino, che aveva pubblicato una foto scattata a Predappio di lui inginocchiato davanti al mausoleo di Mussolini e la scritta 'Io non ho tradito', altra frase 'nostalgica'" e anche la distribuzione nelle scuole di "un fumetto sulle Foibe i cui autori e la cui casa editrice sono legati a triplo nodo al neo fascismo", decisa dall'assessore regionale all'Istruzione. "Per questo ci rivolgiamo a Cirio: Presidente, le chiediamo molta più attenzione nelle nomine, e la prossima volta che verrà in Consiglio regionale sarà mia cura farle notare che, proprio all'ingresso, c'è la medaglia d'oro al valor militare di cui il Piemonte si può vantare: la nostra Regione è antifascista, con buona pace dei nuovi Neri per vocazione", ha rimarcato Grimaldi. "Caro Presidente Cirio" - concluso Grimaldi - dinnanzi ai rigurgiti fascisti e alle scritte antisemite davanti alle porte delle case, le chiediamo di non sottovalutare ciò che accade e di votare con noi la proposta della targa con scritto 'qui legiferano degli antifascisti' davanti al Consiglio".

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