Coronavirus: Radicali, nelle carceri niente norme sicurezza 

"Le carceri piemontesi sono incompatibili con le norme di sicurezza". Lo affermano il presidente dei Radicali Italiani, Igor Boni, e Davide Betti Balducci, presidente Diritti e Libertà per l'Italia, che chiedono un Consiglio regionale straordinario sul tema carcere e si appellano al governatore Alberto Cirio affinché faccia pressioni sul Governo per l'approvazione di un decreto legge che "consenta di riportare i numeri entro i termini di legge". "Il carcere - sostengono Boni e Balducci - le norme di distanziamento sono impossibili per il sovraffollamento. Il Governo deve adoperarsi per tornare subito alla capienza regolamentare di tutte le strutture, usando gli arresti domiciliari per chi è a fine pena o in attesa di giudizio. Occorre inoltre usare l'affidamento ai servizi e la liberazione anticipata. Parlare oggi di pericolo di fuga è impossibile per 60 milioni di italiani, tanto meno per un detenuto". "Vengono negati gli arresti domiciliari - aggiungono - con la motivazione che le strutture di reclusione sarebbero sicure e sanificate. Ma ciò è falso e il sovraffollamento sarà causa di contagi. Per i detenuti è oggi impossibile vedere i propri cari, e questi non possono lasciare pacchi all'ingresso ma devono spedirli con un bonifico on-line. Il risultato è che molti non ricevono più nulla".

print_icon