CORONAVIRUS & POLITICA

"Poteri straordinari per la ripresa"

Il governatore Cirio chiede al Governo la possibilità di avere maggiore libertà nel definire le misure per il rilancio dell'economia piemontese. Il modello è quello del ponte Morandi di Genova. Prende piede l'idea di nominare un commissario

“Chiediamo poteri straordinari – annuncia il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, chiamato a dare comunicazione sull’emergenza sanitaria in Consiglio regionale –. Se non a me in quanto presidente, si diano poteri ai sindaci, ai prefetti o a un commissario, in modo tale da fare in fretta e non impantanarci nella burocrazia”. Non bisogna perdere tempo: “L’emergenza economica e sociale sta crescendo e chiede risposte concrete e attuali, se pensiamo di agire con le regole tradizionali tra due anni siamo ancora qui a sperare che qualcuno apra”.  L’approccio, secondo Cirio, dovrebbe essere quello adottato per il Ponte Morandi.

“Abbiamo bisogno di avere autorizzazioni straordinarie, servono poteri straordinari che ci facciano fare in fretta ciò che sappiamo fare e che abbiamo le risorse per poter fare”, ha concluso il governatore chiedendo che “al fianco dell’economia produttiva che ha una priorità assoluta perché se non ripartono le aziende non riparte nulla, ci siamo misure sociali straordinarie perché o diamo i soldi alle famiglie o presto tante di loro non avranno i soldi per fare la spesa e questo non possiamo permetterlo”. Sul piano economico, infine, Cirio annuncia che si dovrà rivedere il Piano Competitività e ritararlo sui prossimi tre mesi, “anticipando tutte le misure”.

Intanto anticipa l’intenzione di non ridurre, per il momento, le misure di contenimento. “Immaginare di tornare alla normalità il 3 aprile penso sia un atto da non fare – spiega –. Si tratta solo di vedere quanto a lungo prorogare le misure. Qualcuno ipotizza che si arriverà al giorno dopo Pasquetta o al lunedì successivo. Noi vogliamo mantenere questa tipologia di provvedimenti senza allentarli”.

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