TOPICHE VIRTUALI

La "seduta" in diretta del consigliere

La politica al tempo del Coronavirus. Durante il Consiglio comunale virtuale di Carmagnola il bisognino impellente di un assessore viene trasmesso on line tra gli imbarazzi dei colleghi e del pubblico collegato - VIDEO

“Siamo diventati un paese di guardoni, ciascuno farebbe bene a guardare in casa propria”, diceva Stella nel film La finestra sul cortile. Raccomandazione indiscutibile, ma che oggi più di allora – quando al binocolo si è sostituito il web e telecamere grandi come una capocchia di spillo da tempo più indispensabili nei telefonini della tastiera – risulta assai più complicate da seguire. Perché se anche non si vuole sbirciare, il buco della serratura elettronica fa da sé, soprattutto se chi maneggia l’aggeggio – senza doppi sensi alla luce di quel che è capitato – lo fa senza curarsi troppo delle micidiali conseguenze. Certo, di botto, si è passati dalla sedia dell’ufficio o dalla poltrona dei banchi della politica al divano di casa.

È la connettività al tempo del coronavirus, si dirà. Faccioni deformati, inquadrature sghembe, passaggi improvvisi di famigliari sullo sfondo. Chiamale pure call o teleconferenze, che fa fine, ma non cambia il risultato. Pochi giorni e ci si è già abituati. Non proprio a tutto, però. Già, perché se quel che accaduto durante il consiglio comunale di Carmagnola riunito in maniera virtuale racconta dell’attaccamento alla politica e al ruolo di un consigliere, l’assessore Massimiliano Pampaloni, ne rivela anche l’umanissima, impellente necessità, che in altra circostanza lo avrebbe visto alzarsi e uscire dalla sala. Potenza della tele-politica, basta portarsi dietro lo smartphone, poggiarlo sul mobiletto e senza disgraziatamente far caso all’inquadratura accomodarsi, in bagno. Il tutto, ovviamente, condiviso. Aveva ragione Stella, ciascuno farebbe bene a guardare in casa propria. E anche a dove punta la telecamera del telefonino.

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