CORONAVIRUS & POLITICA

Una legge salva Cultura

L'assessore Poggio è al lavoro per un testo urgente in grado di garantire liquidità a un sistema in ginocchio. "Contributi anche per quegli eventi che non si sono svolti per via del Covid". Misure ad hoc anche per il Turismo, comparto ora "totalmente chiuso"

Una legge ad hoc per salvare la Cultura dal Covid. Lo ha annunciato questa mattina l’assessore regionale Vittoria Poggio, in commissione. Un provvedimento urgente, per sostenere quelle realtà costrette da un giorno all’altro a sospendere le proprie attività e cancellare manifestazioni ed eventi programmati da tempo. “L’obiettivo – spiega l’esponente della giunta Cirio – è mantenere in vita quel prezioso tessuto di associazioni ed enti che si ritrovano oggi in gravissime difficoltà”. Serve un intervento tempestivo ed è ciò che ha in mente la Regione.

Nei giorni scorsi l’Osservatorio culturale del Piemonte aveva esposto chiaramente il rischio di una “desertificazione del settore” e di “povertà assoluta” per i lavoratori di tutto il comparto culturale. Nella sola settimana tra il 24 febbraio e l’1 marzo, la prima di blocchi, le realtà della sola Torino hanno per 2,8 milioni: 1.100 gli eventi annullati e 10mila i biglietti rimborsati.

Il nuovo provvedimento dovrebbe essere discusso e approvato in Commissione Cultura, riunita in seduta legislativa, quindi senza la necessità di passare dall’aula, così da passare in fretta alla fase di erogazione dei contributi. “Il nostro intento è spostare l’attenzione dai progetti ai soggetti – prosegue Poggio –. Tra i punti caratterizzanti c’è la semplificazione della procedura per il riconoscimento del contributo”. Per quanto riguarda l’erogazione viene estesa la quota utilizzabile per spese di funzionamento, dal 20 al 40 per cento, e pure la percentuale di scostamento tra il preventivo e la spesa a consuntivo, dal 25 al 50 per cento. Un tentativo di andare incontro anche a tutti coloro che hanno sostenuto delle spese per realizzare kermesse o appuntamenti saltati all’ultimo momento per via dell’emergenza sanitaria. “Tante nostre associazioni hanno dovuto spendere dei soldi per allestire mostre o organizzare concerti che non si sono mai celebrati e anche a loro intendiamo dare una mano”.

Grande attenzione anche per il turismo, comparto di punta dell’economia piemontese, colpito duramente dall’emergenza sanitaria. In particolare la Regione punta a mettere in campo misure di credito e finanziarie per potenziare quanto previsto dal decreto Cura Italia. “In particolare – ha spiegato l’assessore Poggio – abbiamo approvato l’adesione agli interventi di moratoria dei prestiti bancari concessi con il concorso di risorse regionali alle imprese piemontesi da parte degli intermediari finanziari, un’azione che riguarda circa 110 milioni di euro di finanziamenti agevolati e 150 milioni di euro di operazioni sostenute da garanzie regionali, e abbiamo impegnato 54 milioni di euro per costituire una Sezione speciale all’interno del Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese”. La Regione ha anche previsto uno stanziamento iniziale di 4 milioni di euro di contributi a fondo perduto per sostenere l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese piemontesi che hanno esigenze di liquidità per far fronte agli oneri connessi al credito e per sostenere l’attivazione di tali operazioni da parte delle banche e dei Confidi. “Uno stanziamento – ha aggiunto Poggio – che consentirà di fornire velocemente ed in forma anticipata contributi compresi tra i 3 mila e i 7,5 mila euro”. Infine sono previste modifiche temporanee alla legge sul “Sostegno al sistema di garanzie in favore delle Pmi piemontesi attraverso l’integrazione dei fondi rischi dei Confidi” al fine di snellire i crediti diretti e sono state incrementate misure a sostegno degli investimenti per l'offerta turistica e ricettiva, e per promozione e commercializzazione.

“Vogliamo rendere più coerente all’attuale scenario il fondo rotativo a favore delle micro piccole e medie imprese che al momento ha una dotazione di oltre 5 milioni e mettere in campo misure di contributi a fondo perduto attuate con bando, a favore di enti pubblici e associazioni senza scopo di lucro, Atl e Consorzi di operatori turistici. Stiamo anche definendo modifiche ai bandi e slittamenti delle date di rendicontazione del 2019”. Il programma straordinario di promozione e promo-commercializzazione del settore, verrà esaminato l’8 aprile in un tavolo di lavoro con rappresentanti di VisitPiemonte, delle Atl, dei Consorzi degli operatori e dell’Enit. “Le risorse disponibili – ha concluso l’assessore – sono quelle del bilancio regionale a sostegno della promozione turistica, gestite direttamente dalla Regione, circa 2 milioni di euro, a cui si aggiungono, almeno in quota parte, quelle assegnate alle attività di VisitPiemonte, circa altri 2 milioni”.

Prima delle seduta di commissione si è svolta l’audizione delle Atl nel corso della quale numerosi direttori, tra cui Mauro Carbone, a capo dell’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero, e Mauro Bernardi, dell’Atl di Cuneo, hanno parlato di “un comparto oggi totalmente chiuso, con il fatturato ormai pari a zero, difficile da riavviare in uno stato di incertezza totale e con forte crisi di liquidità e di occupazione”. Dopo Pasqua “saremo purtroppo costretti alla cassa integrazione al cinquanta per cento per i nostri dipendenti” ha dichiarato Daniela Broglio, direttrice di Turismo Torino. Pier Luigi Prati, dell’Atl di Alessandria, ha parlato di defiscalizzazione e sburocratizzazione.

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