CORONAVIRUS & POLITICA

Migliaia di contagiati nelle Rsa, l'assessore dà i numeri (sbagliati)

Nelle case di riposo del Piemonte solo 189 positivi su 3mila tamponi effettuati. Caucino rettifica i dati comunicati ieri in Commissione. Sembra ridimensionarsi l'emergenza nelle strutture per anziani, ma cresce la preoccupazione su una gestione a dir poco improvvisata

Prima l’allarme, poi la retromarcia. C’è una pandemia da fronteggiare ma tra l’Unità di Crisi e la Regione non ci si capisce nemmeno sui dati da comunicare. Durante il Consiglio di oggi l’assessore al Welfare Chiara Caucino è tornata sui numeri dei contagi nelle Rsa piemontesi. Ieri, durante la Commissione Sanità, aveva affermato che su 3mila tamponi effettuati, 1.300 erano risultati positivi. L’allarme era scattato immediatamente anche perché proiettato su tutte le Rsa e Case di riposo della regione poteva preannunciare una tragedia di vaste proporzioni. Oggi la rettifica.

“Alla luce dei dati che mi sono stati forniti ieri dal coordinatore generale e sanitario dell’Area Rsa dell’Unità di crisi, il dottor Edoardo Tegani – premette Caucino – alla data del 31 marzo 2020 nelle Rsa delPiemonte sono stati eseguiti tremila tamponi. Di questi, 189 sono risultati positivi e 2.811 negativi. Inoltre altre 1.100 persone delle Rsa erano in attesa di tampone, ma sono state prudenzialmente considerate positive in quanto sintomatiche. Per cui i 1.300 positivi sono la somma dei 189 positivi al tampone più i 1.100 presunti tali, ma non ancora sottoposti al test”. “Un nuovo aggiornamento dei dati – ha aggiunto Caucino – è previsto domani. Continua parallelamente il monitoraggio quotidiano che, insieme all’Unità di crisi e alla cabina di regia con le Prefetture e le Province del territorio, stiamo portando avanti per monitorare con attenzione le singole situazioni di tutte le strutture per anziani, disabili e minori, presenti in Piemonte”. Tutto chiarito? Forse. 

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