Coronavirus, Cna Agroalimentare Piemonte: usciamo da incertezza

 

"Siamo oramai in prossimità del 18 maggio, sappiamo che altre Regioni riapriranno bar e ristoranti, mentre per il Piemonte non è ancora dato comprendere quali saranno gli sviluppi". Lo dichiara il presidente della Cna Agroalimentare Piemonte Giovanni Genovesio sottolineando che "il decreto 49 della Regione Piemonte termina la sua applicabilità domenica 17 maggio ed i ristoranti bar, ma anche le attività che ora stanno realizzando il take away su prenotazione, si chiedono come riorganizzarsi"."La ristorazione e l’accoglienza - insieme al know how produttivo - sono il perno del Made in Italy nell’Agroalimentare e non è pensabile proseguire nell’incertezza con rinvii ulteriori di settimana in settimana - spiega Genovesio - Con il riavvio dell’asporto su prenotazione dal 4 maggio, si è evidenziato l’interesse della clientela di tornare alla normalità del cibo acquistato fuori casa, ora occorre costruire le condizioni che permettano anche il consumo fuori casa. Per fare questo le imprese si stanno informando, formando e organizzando. Questo lavoro è stato comunicato alla clientela la quale ci ha manifestato apprezzamento e intenzione di riprendere le prenotazioni". Secondo il presidente di Cna Agroalimentare "siamo nella fase della responsabilità. Il covid è un rischio sociale che va affrontato e gestito attraverso il buon senso e la responsabilità di tutti. Le misure di sicurezza per la clientela di queste nostre attività approvate dalla Regione Emilia-Romagna rappresentano un’adeguata e percorribile soluzione: chiediamo che siano recepite da parte della Regione Piemonte. Per questo in questa fase è importante il contributo di tutti e soprattutto della clientela per poter operare in sicurezza. Le aziende sono pronte ad attrezzarsi con tutte le modalità informative necessarie. Ma usciamo dalle incertezze e diamoci gli strumenti per riprendere l’attività".

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