Auto: Promotor, in attesa incentivi peggior crollo di sempre

"E' il peggior calo di sempre. La contrazione più contenuta è quella del piccolissimo mercato norvegese (-34%), mentre il calo più drammatico lo fa registrare l'Italia (-97,6%), che batte sul filo di lana il Regno Unito (-97,3%). La causa principale di questi risultati catastrofici è naturalmente l'emergenza coronavirus, anche se va sottolineato che il mercato auto dell'Europa Occidentale era già debole anche prima". E' il commento del Centro Studi Pormotor sulle vendite in Europa nel mese di aprile. "Le prospettive per i prossimi mesi restano cupe. E ciò per il fatto che il Decreto Rilancio ha completamente ignorato l'esigenza, avvertita ovunque in Europa, di rilanciare la domanda di auto con incentivi alla rottamazione che prevedano pure l'acquisto di vetture nuove di ultima generazione con alimentazione tradizionale", spiega il presidente Gian Primo Quagliano. "Mentre emerge ovunque con chiarezza che l'automobile è il mezzo di trasporto più sicuro per evitare il contagio da coronavirus - osserva - nel nostro Paese si assiste a una gara tra amministrazioni pubbliche per introdurre imitazioni alla circolazione di auto con disprezzo dell'esigenza prioritaria di salvaguardare la salute pubblica". Quagliano sottolinea che "il risultato meno catastrofico è quello della Germania (-61,1%), dove però nell'ultima decade di aprile le concessionarie erano aperte. E ciò senza, peraltro, produrre un sostanziale miglioramento del quadro delle vendite, come afferma Reinhard Zirpel, presidente dell'associazione dei costruttori di auto della Germania, che ha anche affermato che "a breve sarà inevitabile un programma di stimoli economici all'automobile". Peggio della Germania hanno fatto Francia (-88,8%), Spagna (-96,5%) e Regno Unito (-97,3%)".

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