Piemonte: cartelli M5s in aula virtuale

Il Consiglio regionale del Piemonte ha vissuto oggi la prima protesta d'aula in videoconferenza: i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno esposto un cartello con la scritta "Stop a al cemento della Lega", mentre il pentastellato Ivano Martinetti aveva la parola. Il cartello si è visto così contemporaneamente inquadrato insieme a Martinetti, ma anche a riempire lo spazio video degli altri pentastellati, nella striscia sottostante. Il presidente Stefano Allasia ha invitato gli esponenti M5s a ritirare i cartelli, e poco dopo e' cambiata la configurazione della videoconferenza, che ora inquadra chi ha la parola, senza presentare la striscia con l'immagine in diretta degli altri consiglieri presenti. Nel mirino della protesta M5S le norme urbanistiche del 'Riparti Piemonte', da oggi in aula. "La contestazione - spiegano i consiglieri M5s - nasce per denunciare la colata di cemento che arriverà sul territorio con le scellerate scelte di questa Giunta. Più cemento significa maggiore rischio idrogeologico, meno sicurezza, e nuove spese per rimediare ai danni di alluvioni ed esondazioni. Fra l'altro ci sono norme che potrebbero essere anticostituzionali, e in tal caso Comuni, imprese e cittadini perderebbero solo tempo e risorse". "L'idea di sviluppo del centrodestra regionale - aggiungono - è fermo agli anni '50 mentre il resto d'Europa pensa a un nuovo Green new deal. Ci opporremo senza sconti a questo attacco al territorio, lavorando affinché queste norme vengano fermate".

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