FASE 2

Sierologico per 8mila piemontesi

Parte domani la campagna promossa da Ministero della Salute e Istat. In tutta Italia il campione è di 150mila persone. Così si capirà per quanto tempo gli anticorpi persistono dopo l'infezione

Quante persone hanno contratto il Covid-19 dall’inizio dell’emergenza? Qual è l’incidenza nelle zone più colpite? Quanto siamo distanti da una eventuale immunità di gregge? Per rispondere a queste e ad altre domande, a partire da domani, 8.099 cittadini in Piemonte si sottoporranno al test sierologico promosso dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istat: su scala nazionale il campione è di 150mila persone. Lo studio permetterà di determinare l’estensione e la prevalenza dell’infezione nella popolazione generale, individuare la proporzione di persone nella popolazione che ha sviluppato una risposta di anticorpi e delineare le differenze di siero-prevalenza tra le varie fasce di età, di localizzazione territoriale e di professione, così da meglio comprendere le caratteristiche epidemiologiche e la patogenesi del virus.

Ad oggi la sorveglianza, basata sull’impiego dei tamponi naso-faringei, si è concentrata principalmente su pazienti sintomatici, sospetti o contatti ad alto rischio di casi confermati in gruppi di popolazione specifici.

Rimane di difficile valutazione la frazione di infezioni paucisintomatiche o asintomatiche che non richiedono assistenza medica; inoltre, il ruolo delle infezioni asintomatiche o sub-cliniche nella trasmissione da persona a persona di Covid-19 non è ancora ben compreso e non è ancora chiaro se soggetti asintomatici possano essere in grado di contagiare altri individui e quando nel decorso subclinico della malattia. Per la comprensione della diffusione dell’infezione virale e per determinarne la vera prevalenza sono necessari estesi test sierologici; è da sottolineare che la sola presenza di anticorpi nel sangue non si traduce necessariamente in immunità, poiché non tutti gli anticorpi sono in grado di neutralizzare il virus.

È fondamentale però dimostrare per quanto tempo gli anticorpi persistono dopo l’infezione, sia nei casi lievi che gravi; al momento non è chiaro per quanto tempo rimangano anticorpi nel siero, anche se studi preliminari suggeriscono che potrebbero durare 49 giorni o più.

Un servizio di call center con personale della Croce Rossa Italiana (Cri) adeguatamente formato contatterà i soggetti campionati, fornirà una sintetica illustrazione delle finalità del progetto, verificando la disponibilità all’effettuazione del prelievo di sangue venoso e assegnerà il relativo appuntamento per il prelievo presso i Punti Prelievo individuati in Piemonte. La Cri si occuperà esclusivamente di effettuare i prelievi domiciliari.

Al momento dell’effettuazione del prelievo alle persone campionate verrà richiesto di leggere attentamente e sottoscrivere un modulo di consenso informato al trattamento sanitario che sarà controfirmato dal personale sanitario, raccolto e conservato presso le Unità di prelievo.

I campioni di sangue saranno successivamente processati dai quattro Laboratori regionali individuati per l’indagine.

Se il test sierologico risulterà positivo, cioè rileverà la presenza di anticorpi specifici, il risultato verrà notificato immediatamente al medico di medicina generale o al pediatra e all’Asl competente che provvederà al temporaneo isolamento domiciliare e a effettuare un tampone nasofaringeo. In caso di positività al tampone, il soggetto verrà preso in carico come caso confermato e continuerà l’isolamento; in caso contrario non vi sarà necessità di prolungare ulteriormente l’isolamento domiciliare.

print_icon