Fase 2: lavoratori spettacolo, vogliamo reddito di continuità

Un "reddito di continuità" che traghetti il comparto culturale fino alla ripresa di tutti i settori per garantire la "sopravvivenza" dei vari soggetti, siano compagnie o singoli artisti e un tavolo tecnico-istituzionale sulle riaperture in piena sicurezza per i lavoratori. Sono le principali richieste lanciate oggi dalla manifestazione promossa dai Lavoratori dello Spettacolo Piemonte a Torino in piazza Castello davanti alla Regione Piemonte, e a pochi metri dal Teatro Regio, al centro di un'inchiesta giudiziaria e da ieri commissariato. Alla manifestazione hanno partecipato centinaia di rappresentanti del mondo della cultura, ma anche gente comune. Molti avevano un oggetto simbolo della propria professione, uno spartito, uno strumento, un casco da tecnico, una maschera. "La gente ha fame di cultura e noi di giustizia", ha detto Carlo Caputo, pianista del Teatro Regio che ha aggiunto: "alcune delle persone qui, come noi dipendenti del Regio, sono più fortunate, perché hanno tutele come la cassa integrazione, e sperano di tornare al proprio lavoro. Ma dobbiamo essere uniti perché l'arte e la cultura sono in mano ai precari; in quanto noi del Regio stiamo vivendo un commissariamento che arriva in un momento davvero molto delicato".

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