Dal letame non sempre nascono fiori

“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, cantava Fabrizio De Andrè. È evidente che la materia inorganica non genera nulla, ma non è sempre garantito che dalla melma germoglino piante profumate e piene di colore.

In questi ultimi mesi è scoppiata un’emergenza che è andata a sommarsi agli effetti nefasti di un lungo periodo di crisi economica, di cui sono stati vittima soprattutto i lavoratori e le famiglie già disagiate. Il pericolo sanitario ha svuotato portafogli e ridotto ulteriormente i livelli occupazionali, gettando nello sconforto migliaia di cittadini. Un fiume di concime ha avvolto la nostra società, ma dal liquame purtroppo non sono nati fiori, bensì paure e conseguentemente una disperata ricerca collettiva di “protettori autorevoli” (o presunti tali): capi rassicuranti nell’individuare un nemico comune, a cui addossare tutti i mali del mondo e da punire con forza (nulla di molto diverso dal pogrom scatenato dai nazisti nel secolo scorso).

La miseria, unita alla disperazione e all’assenza di risorse culturali personali, nell’ultimo dopoguerra ha generato il Fascismo. L’uomo forte ha promesso gloria e vittorie a un popolo disperato. Il conto presentato agli italiani vent’anni dopo è stato molto alto, devastante: una “Protezione” costata vite umane, guerre, distruzione e morte di ogni libertà.

Passati 100 anni, la Storia sembra ripetersi grazie alla comparsa di un virus che ha sconvolto la nostra vita e modificato pesantemente i rapporti sociali, nonché quelli lavorativi. Ecco allora che, come daprassi, alla già ben nutritagalleria degli orroriitalici si aggiunge, approfittando di un difficile periodo denominato “Fase 2”, un ex generale dell’Arma che veste di arancione: il colore delle rivoluzioni borghesi dell’Est Europa. L’ufficiale convoca comizi pubblici, incurante di qualsiasi norma sanitaria anti-Covid19, dove lancia innumerevoli ultimatum di sfratto al governo e minaccia l’uso della forza.

In altri tempi la reazione del popolo innanzi a un signore di età avanzata, afflitto forse da una grave forma di narcisismo senile, che chiama a sé le forze dell’ordine incitando l’insorgenza contro il governo, sarebbe stata una risata sarcastica e beffarda. Le istituzioni gli avrebbero assegnato al massimo una bocciofila con tanto di nomina a presidente e pacca sulla spalla (con tutto il dovuto rispetto per le bocciofile). Oggi invece l’anziano vestito di arancione è un capopopolo, con seguaci riuniti in uno dei tanti gruppuscoli della complessa galassia della Destra estrema, che diffonde alla massa il suo “pensiero” (inclusa la cura del Covid19 tramite sedute di yoga).

Paura nei confronti del futuro e ansia sono i padroni dell’esistenza di tante persone, nonché causa del cortocircuito che ha oramai creato una sorta di blackout generale nell’animo collettivo. La conferma chein questo periodo non stanno nascendofiori profumati, ma molti incubi a occhi aperti.

Alcuni filosofi, e qualche psicologo, sostengono che il Fascismo alberga dentro ognuno di noi. È una malattia non facilmente sradicabile ed è pronta a manifestarsi con violenza, come il pernicioso “Fuoco di Sant’Antonio”, quando la disperazione diventa cieca rabbia indiscriminata.

L’egemonia culturale (se è lecito usare tale vocabolo) è oramai dominio degli ultraconservatori. In molti Paesi governa le Destra più becera, compagini sprezzanti verso ogni diritto civile. Regimi instauratisi con il voto popolare e soccorsi dal Covid19, il quale ha consentito loro di attuare misure restrittive dirette soprattutto ai giornalisti e alle opposizioni sociali.  I leader conservatori hanno dimostrato come per loro sia prioritario l’interesse economico a scapito della salute pubblica (Bolsonaro, Trump e Johnson, quest’ultimo prima di contrarre il Coronavirus), sino a sostenere la cosiddetta “Immunità di gregge” per i propri cittadini.

L’Europa e gli Stati Uniti sono letteralmente seduti sopra polveriere che attendono fulmini per esplodere. Decenni di ingiustizia sociale hanno scavato nella comunità solchi profondi. Come il vento ha modellato le montagne, così il disagio presente nelle periferie/ghetto ha creato gole invalicabili tra la politica e le classi più deboli: dal letame, ancora una volta, purtroppo non nascono fiori.

In America del Nord è sempre stata volutamente ignorata la povertà in cui si consumano interi quartieri. Nella distrazione del governo verso la miseria, l’esercito degli emarginati è cresciuto di giorno in giorno. Di pari passo sono sorti movimenti suprematisti negli stati federati del Sud, laddove la povertà è sovente anche culturale. L’uccisione di Floyd, giovane afroamericano, da parte di un poliziotto è stata la scintilla che ha dato fuoco alle polveri.

Le piazze americane hanno accolto l’ira di coloro che non possiedono neppure l’assistenza sanitaria, di chi non è mai stato rappresentato dalle istituzioni democratiche. Le manifestazioni hanno incendiato le metropoli statunitensi, richiamando al contempo l’attenzione dell’estrema destra xenofoba: pronta a creare incidenti gravi con lo scopo di screditare la Sinistra, e soprattutto condurre velocemente il Paese verso una nuova guerra civile secessionista.

Trump, optando per la discesa nel bunker presidenziale della Casa Bianca, ha voluto evocare l’immagine di una Sinistra radicale assimilabile ai gruppi terroristici mediorientali. Il Presidente repubblicano ha voluto in tal modo giustificare una violenta reazione repressiva diretta ai contestatori di piazza. Il governo statunitense che plaudiva, oltre a finanziare, i manifestanti di Hong Kong intenti a fronteggiare la polizia cinese con archi e frecce, svela oggi il suo vero volto repressivo: paladino della Democrazia all’estero (specialmente negli stati concorrenti a livello commerciale) e violento manganellatore in casa propria.

Non occorre essere fan di “Star Wars” per comprendere il pericolo del “Lato Oscuro”. La forza del male è devastante poiché generata dalla paura, quella stessa paura che nel nostro mondo crea muri e insorgenze egoistiche. Riflettere, leggere, informarsi verificando le fonti e valutandopunti di vista contrapposti sono le buone pratiche che trasformano individui arrabbiati in cittadini: sane abitudini nonché anticorpi efficaci contro il virus che divora i diritti e la dignità, azioni utili alla formazione di una coscienza di classe.

Dal liquame generato da tempi difficili forse possono ancora nascere bellissimi fiori.

print_icon