Fase 3: Terzo Settore, 400 circoli esclusi da bonus Regione

Quattrocento circoli del Piemonte, che svolgono attività ricreative con servizi di ristorazione, non riescono ad accedere, dopo quasi due mesi, al bonus varato dalla Regione a sostegno della ripresa dell'attività dopo l'emergenza sanitaria, nonostante abbiano tutti i requisiti previsti. Lo denuncia la portavoce del Forum del Terzo Settore in Piemonte Anna Di Mascio, d'intesa con le Associazioni di Promozione Sociale (Aps) associate, in particolare Acli e Arci. Al contrario di quanto previsto dalla legge regionale l'accesso alla procedura è previsto per le sole associazioni iscritte ai registri delle imprese presso le Camere di Commercio, ed è escluso per quelle iscritte ai registri delle Aps. "La legge ha giustamente riconosciuto l'importanza di queste strutture associative del Piemonte, dei veri e propri avamposti socio-culturali, che costituiscono nei piccoli centri spesso l'unica realtà aggregativa presente" spiega Di Mascio. "In una fase difficile dal punto di vista sociale ed economico - aggiunge - è paradossale che si stanzino risorse, che sarebbero preziosissime per far fronte anche alle nuove misure di prevenzione igienico-sanitarie, se poi queste non risultano accessibili a soggetti che hanno i requisiti previsti dalla legge; il protrarsi di questa situazione sta provocando comprensibili malumori e un senso di sfiducia verso le istituzioni. Ci auguriamo che la Regione metta con estrema urgenza mano al problema e lo risolva indicando la procedura e prorogando i termini per consentire alle Aps di presentare la domanda".

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