Piemonte, via libera da Consiglio a pdl su caccia al cinghiale

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato la proposta di legge del capogruppo di Forza Italia, Paolo Ruzzola riguardante l'uso di mezzi motorizzati su strade chiuse per chi pratica la caccia al cinghiale. Una deroga, ha spiegato Ruzzola che non autorizza "in modo indiscriminato i mezzi motorizzati, ma solo quelli di coloro che svolgono la caccia al cinghiale nel periodo venatorio: tre giorni alla settimana per tre mesi. E' una norma di grande equilibrio, visto che i cacciatori chiedevano di più e gli ambientalisti erano contrari. "Contestualente ha avuto il via libera anche un ordine del giorno della consiglieradel Movimento Cinquestelle Sarah Disabato, che chiede di uniformarsi ad altre regioni, sperimentando per metodi innovativi che allontanano i cinghiali con dissuasori acustici e visivi o con sensori ad ultrasuoni. Ruzzola ha espresso soddisfazione per l'approvazione della proposta di legge, perché opera contro la proliferazione die cinghiali, che, ha spiegato, ogni anno in Piemonte causano 1.200 incidenti. "Incidenti che si traducono non solo in danno economico, alle colture e alle cose, ma anche la perdita di vite umane", ha spiegato Ruzzola, precisando che per i contribuenti piemontesi l'iniziativa non prevede alcun aggravio. "La 'popolazione dei cacciatori piemontesi' continua ad invecchiare, non permettendo di poter accedere con i mezzi ad aree vicine ai luoghi di caccia, questa limitazione significa ridurre l'efficacia di quei periodi di prelievo dei cinghiali portando a milioni di euro di danni che poi viene chiesto proprio alla Regione e allo Stato di ristorare. Sicuramente mi piacerebbe poter aumentare il numero di guardie a disposizione ma dobbiamo anche ragionare pensando al bilancio regionale. Abbiamo portato a casa una legge equilibrata, apprezzata dagli enti locali, e con le parti più esposte che da un lato con i cacciatori ci chiedevano ancora più coraggio e con gli ambientalisti che si sono limitate a contestare che si sarebbe potuto intervenire in modo più organico. Queste sollecitazioni dimostrano che la nostra legge è il giusto punto d'equilibrio, tra gli interessi delle varie parti. Ci abbiamo impiegato alcune settimane perché abbiamo cercato in tutti i modi il confronto, prima in Commissione e poi in Consiglio, con grande rispetto delle opposizioni", ha spiegato il capogruppo di Forza Italia. 

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