Embraco: incontro in prefettura con Todde, Cirio e Appendino

E' iniziato con un incontro ristretto tra la sottosegretaria allo Sviluppo Economico Alessandra Todde, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, la sindaca di Torino, Chiara Appendino, e il curatore fallimentare il tavolo ministeriale sulla ex Embraco, dopo il fallimento della Ventures. "L'obiettivo del Ministero dello Sviluppo Economico - scrive la sottosegretaria su Facebook - è discutere al tavolo di tutti gli strumenti a oggi disponibili per tutelare le lavoratrici e i lavoratori. Non abbiamo alcuna intenzione di abbandonare 407 lavoratori e le loro famiglie". Todde ringrazia nel post il prefetto di Tprino, Claudio Palomba, e la sindaca Appendino per avere accettato di organizzare il tavolo in Prefettura. Nell'incontro, al quale parteciperanno dopo anche i sindacati e i rappresentanti della Whirlpool, si discuteranno i prossimi passi da fare. Tra i temi da affrontare ci sono il ricorso alla cassa integrazione e la possibilità di utilizzare la parte residua del fondo di garanzia messo a disposizione da Whirlpool per la reindustrializzazione.

Davanti alla Prefettura di Torino manifestano i lavoratori della ex Embraco di Riva di Chieri (Torino) con striscioni e bandiere. La Ventures Production, società italo-israeliana che avrebbe dovuto salvare l'ex Embraco di Riva di Chieri, è fallita il 23 luglio. La decisione del Tribunale di Torino è stata l'ultimo passo di una vicenda iniziata a marzo 2018, quando il progetto della Ventures era stato selezionato dal ministero dello Sviluppo Economico, guidato da Carlo Calenda, per rilevare lo stabilimento Embraco, all'epoca del gruppo Whirlpool, che aveva deciso di delocalizzare la produzione licenziando 517 lavoratori. Il passaggio a Ventures risale a luglio 2018 e prevedeva la produzione di robot per la pulizia di pannelli solari, bici elettriche, distributori di bevande e giocattoli, con il rientro di quasi tutta la forza lavoro e un centinaio di uscite incentivate. Ventures - newco controllata da un gruppo israeliano e dalla famiglia Di Bari con il 40% ciascuno con un partner cinese rimasto sempre sulla carta - avrebbe dovuto iniziare la produzione a gennaio 2019, ma l'attività non è mai partita. Sono stati, intanto, smantellati i macchinari della ex Embraco e i lavoratori rientrati sono stati impiegati per ristrutturare l'immobile. Il fondo di 4 milioni, messo a disposizione da Whirlpool per la reindustrializzazione, è stato utilizzato in modo illecito - secondo la Procura di Torino - dai dirigenti di Ventures. Nel 2019 è ripartita la mobilitazione dei lavoratori, con scioperi e manifestazioni. La vicenda Embraco è stata portata a Roma, in Vaticano e a Bruxelles.

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