DIRITTI & ROVESCI

Buono scuola, boom di richieste ma in Regione mancano i soldi

In un anno sono quasi raddoppiati gli idonei e la giunta Cirio è costretta a reperire oltre 13 milioni per garantire a tutti il voucher. Grimaldi (Luv): "Trovino i fondi". Magliano (Moderati) lancia l'allarme delle paritarie: "Discriminate"

Da 55mila a oltre 90mila domande per il voucher scuola. È l’effetto Covid che ha assestato un duro colpo alle finanze delle famiglie e ora costringe la Regione a fare salti mortali. Occorrono, infatti, 13,8 milioni di euro se si vuole garantire i contributi per libri e trasporti alle 48mila famiglie che a oggi sono rimaste fuori dalla graduatoria per l’assegno perché le risorse stanziate non bastano. “La giunta deve coprire tutte le richieste” è l’appello di Marco Grimaldi, capogruppo di Luv e primo firmatario dell’ordine del giorno che chiede alla Regione di esaurire le graduatorie per l’anno scolastico che sta iniziando, assegnando i fondi a tutti coloro che ne hanno diritto. “È inaccettabile – prosegue Grimaldi – che la Regione non riesca a sostenere neppure la metà degli aventi diritto, un dato molto più grave degli scorsi anni, quando si riusciva a coprire circa il 75% delle domande”.

A luglio la maggioranza ha bocciato le proposte del centrosinistra per rendere obbligatorie a bilancio le spese per il voucher scuola e prima ancora aveva respinto l’innalzamento della quota Isee a 26mila euro e l’estensione delle spese finanziabili anche alla mensa. “Il diritto allo studio deve tornare a essere un principio fondamentale per la nostra Regione – prosegue Grimaldi – pertanto da tempo chiediamo che venga superata per sempre la figura degli idonei non finanziati per mancanza di risorse”.

Parallelamente a questa, c’è la partita delle scuole paritarie. Cioè del contributo per coloro che scelgono istituti non statali. Anche qui la domanda è superiore all’offerta e i soldi non bastano per tutti. Sono 3.705 le domande d’iscrizione e frequenza accolte rispetto alle 2.928 dello scorso anno scolastico, ma di queste soltanto 3.164 risultano finanziate. “La conseguenza di questo è che molte famiglie si riverseranno nelle scuole statali” dice Silvio Magliano (Moderati). E anche lui ha presentato un ordine del giorno per chiedere ad Alberto Cirio e alla sua giunta di trovare più soldi “per garantire una piena libertà di educazione come sancito dalla legge Berlinguer del 2000”.

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