SACRO & PROFANO

"I migranti sono una risorsa"

L'arcivescovo di Torino Nosiglia contro chi fa dell'allarmismo e parla di "invasione". "Non solo non aiutano a risolvere i problemi ma ne fanno dei capri espiatori". La lezione dell'accoglienza

“Far leva sull’allarmismo e sull’invasione come già è avvenuto in passato non aiuta ad affrontare seriamente il problema ma suscita solo paura e timore che, collegato anche al coronavirus, suscita ancora di più rifiuti e scelte drastiche che nulla hanno a che vedere con l’accoglienza delle persone ma ne fanno dei capri espiatori di ben altre situazioni che nulla o poco hanno a che fare con i migranti”. Così l'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, in un passaggio del suo intervento in occasione della conferenza stampa per la 160ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che sarà celebrata con una messa al Duomo di Torino e nelle 17 diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta. “Non è che non manchino i problemi, ma affrontarli in maniera errata ci fa dimenticare che si tratta di persone deboli e indifese senza diritti e isolati in se stessi”, ha aggiunto precisando che resta fondamentale “che queste iniziative e la Giornata Mondiale stessa aiutino a riflettere sulla presenza e sulla realtà complessa degli immigrati che ci troviamo a gestire in questi mesi in particolare”.

“Gli immigrati – continuato Nosiglia – sono portatori di una ricchezza di culture, tradizioni, valori umani e spirituali, religiosi e civili, che può arricchire la nostra Comunità sia sotto il profilo culturale che sociale” e “provengono da paesi e culture diverse ma questo fatto invece di creare divisione e impedimento deve suscitare amore e impegno comune a costruire una società che trova la sua ricchezza nelle persone che la compongono prima che nel pure necessario sviluppo economico e sociale. Ma soprattutto dobbiamo mettere l’accento più in quello che ci unisce che in quelle diversità di cui ciascuno è portatore”.

“Insistere sul fatto che alcuni degli immigrati arrivati in Italia hanno il Coronavirus sembra che il virus arrivi tramite loro e non è giusto” ha aggiunto Nosiglia. “Ci sono molti più contagiati tra quelli che sono andati in vacanza e sono tornati, e questi sono italiani”.

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