Lavoro: Cortese (Uil), emergenza sociale più dura in Piemonte

"Dopo essere stati in emergenza sanitaria, situazione che spero scongiurata, ora ci tocca gestire l'emergenza economica e sociale, come per altro aveva già ipotizzato il ministro Lamorgese ad inizio agosto. Una situazione emergenziale nazionale che in Piemonte probabilmente è ancora più dura. Per questo tutti, dico tutti, devono farsene carico. Proprio per chiedere questa unità di intenti oggi siamo scesi in piazza". Lo ha detto Gianni Cortese, segretario cittadino e regionale Uil, oggi dal palco della manifestazione unitaria organizzata da Cgil, Cisl e Uil in piazza Castello a Torino. "Non solo c'è il rischio di un gran numero di licenziamenti quando verrà meno il blocco nei prossimi mesi - ha aggiunto Cortese - ma a questa situazione si devono aggiungere i 92.000 posti di lavoro persi nei primi sei mesi di quest'anno per il blocco delle attività. Parlo di contratti precari non rinnovati, sostituzioni non partite, contratti stagionali non fatti nei settori come il turismo". Una situazione drammatica secondo Cortese "ma - ha concluso - va anche detto che abbiamo in questo momento una grande occasione che non tonerà più, i fondi europei. Purché vadano usati per far ripartire i settori in grado di traghettare verso il futuro, come il manifatturiero, le infrastrutture materiali e immateriali, la siderurgia, l'aerospazio, la sanità, la green economy, la digitalizzazione".

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