Scuola: assessore Piemonte, rischio 0 non esiste. Guardiamo futuro

La "vera sfida", una volta che le misure anticontagio esistono e le scuole vengono riaperte "con tutte le precauzioni garantite", "deve essere quella di preoccuparci soprattutto del futuro dei nostri bambini e ragazzi". Lo scrive, alla vigilia della ripresa delle lezioni, l'assessore regionale del Piemonte all'Istruzione, Lavoro, Formazione Professionale e Diritto allo Studio Universitario, Elena Chiorino. In un messaggio, Chiorino ricorda che "quello che inizia, così come quello che si è concluso formalmente a giugno, sarà uno degli anni scolastici più delicati e particolari dal Dopoguerra. Il coronavirus ci ha costretti a mesi di sacrifici, ha privato tutti noi di quella normalità di vita che davamo per scontata. Non ci siamo mai arresi". La riapertura delle scuole, "l'abbiamo fortemente sostenuto fin dal principio, lavorando senza sosta perché questo giorno tanto atteso potesse finalmente arrivare".  E "da oggi, si guardi avanti e si riporti al centro la la scuola. Come ben scriveva il filosofo danese Soren Kierkegaard, 'la vita può essere capita solo all'indietro ma va vissuta in avanti'. Ed è proprio sul futuro che, ora, abbiamo il dovere di guardare con fiducia, vigile serenità, sicurezza e determinazione". "Non dobbiamo però commettere l'errore di concentrarci soltanto sul virus. Perché la vera sfida, oggi, con tutte le precauzioni garantite, deve essere quella di preoccuparci soprattutto del futuro dei nostri bambini e ragazzi. Sostenendo la qualità della didattica, rimettendo davvero la scuola e la qualità della stessa al centro dell'attenzione, consapevoli che è proprio tra le mura dei nostri istituti che si creano le basi, le radici, per formare le generazioni future. Radici che non possono attecchire e crescere solamente di fronte a uno schermo, nonostante le possibilità offerte dalla didattica a distanza favorite dai progressi della tecnologia", dice l'assessore piemontese. "Riapriamo quindi le scuole facendoci trovare pronti, attenti, consapevoli di un rischio che non potrà, al momento, essere zero, ma che non deve angosciarci né prevalere sull'attenzione alla qualità dello studio dei nostri ragazzi", conclude Chiorino. 

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