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Ceip, nuovo vertice antichi problemi

Si sbloccano le nomine dell'ente per l'internazionalizzazione del Piemonte. Vince il manuale Cencelli: il professor Peirone presidente in quota Regione, Garola vice indicata da Unioncamere e c'è un posticino anche per l'uomo dell'onorevole Napoli. Ora manca "solo" un piano

Si sbloccano le nomine alla guida del Ceip, il Centro estero per l’internazionalizzazione del Piemonte. Dopo settimane di trattative a tratti stucchevoli tra Regione, Unioncamere e Unione industriale, presidente è stato indicato Dario Peirone, professore associato all’Università di Torino, dove ha una cattedra alla facoltà di Giurisprudenza. È il nome su cui fin dall’inizio ha puntato l’assessore alle partecipate Fabrizio Ricca, che così estende la sua rete nel sottogoverno politico piemontese, sfruttando l’incapacità dei suoi interlocutore a indicare una figura alternativa in grado di rilevare il testimone da Pierpaolo Antonioli. Alla vicepresidenza è stato designata Giorgia Garola, ex numero uno dei Giovani di Confindustria Piemonte, su indicazione di Unioncamere, mentre come consigliere l’assemblea ha invece eletto l’avvocato Stefano Tizzani, uomo ben noto nella politica subalpina, dopo essere stato assessore a Giaveno con Daniela Ruffino e poi candidato a sindaco (perdente) sostenuto proprio da Ruffino e dal suo sodale politico Osvaldo Napoli. In passato, tra l'altro, è stato presidente di Tne.

Il compromesso raggiunto, tuttavia, non ha soddisfatto tutti a partire dall’Unione industriale che infatti ha ritirato all’ultimo il suo nome, Pietro Mulatero – già amministratore delegato di Fata Logistic Systems e presidente di Unionfidi Piemonte – che avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di vicepresidente con le deleghe operative del direttore. Da via Fanti fanno sapere che a questo punto si riservano nei prossimi giorni di valutare le modalità di partecipazione all’attività del Ceip.

Ora non resta che trovare il braccio operativo dell’ente che ha un giro d’affari annuo intorno ai 10 milioni e che ha il compito di supportare le aziende piemontesi nella ricerca di partner e clienti sul mercato estero. L’attuale direttore generale Giuliano Lengo, dopo anni di onorata carriera, è in scadenza e presto partirà un bando per individuarne il sostituto. A quel punto mancherà "solo" un piano. Chissà se alla fine del valzer qualcuno avrà idea di come rilanciare il Ceip.

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