OPERE & OMISSIONI

Il grattacielo infinito della Regione: dieci anni di lavori e costi alle stelle

Con l'ottava variante siamo a 327 milioni di euro complessivi. Ma per i Radicali il conto è destinato ancora a salire a causa dei contenziosi legali e degli interventi di bonifica di terreni e falde acquifere. Bertola (M5s): "Un monumento all'incapacità"

“Il contenzioso in corso sui lavori al grattacielo della Regione Piemonte non fa venire meno in alcun modo il dovere dell’Ati di provvedere all’esecuzione delle prestazioni previste dal contratto così come autorizzate e asseverate dalle perizie, non inficiando la prosecuzione dei lavori”. Lo assicura l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano, rispondendo all’interrogazione presentata dal consigliere Giorgio Bertola (M5s) che chiedeva di sapere se le problematiche legali sulle inadempienze dell’amministrazione ritarderanno la conclusione del cantiere, i collaudi e il trasferimento dei dipendenti nel Palazzo Unico della Regione Piemonte. I lavori, a detta dell’esponente della giunta Cirio, devono proseguire anche se parallelamente si instaurasse un procedimento. “Sono ottimista sulla conclusione dell’opera nonostante l’epidemia Covid ne abbia rallentato i lavori – ha aggiunto l’assessore – anche perché le stesse modalità sono cambiate. In ogni caso è stata fissata la data di ultimazione dei lavori, giugno 2021, successivamente ci saranno i collaudi mentre nei primi mesi del 2022 toccherà l’ingresso ai dipendenti”.

Una vicenda piuttosto travagliata quella della nuova sede della Regione, funestata da intoppi, contenziosi legali, liti con il progettista, l’archistar Massimiliano Fuksas, fallimenti di aziende impiegate nella costruzione. A fine novembre saranno passati nove anni dall’apertura del cantiere: “Un vero e proprio monumento all’incapacità della vecchia politica”, come sentenzia Bertola. E impietoso risulta il confronto con l’altro grattacielo di Torino, quello di Intesa Sanpaolo, i cui lavori sono iniziati contemporaneamente, nel novembre 2011 ma sono terminati in quattro anni. “Si sono succeduti governi di centrodestra e centrosinistra ma il risultato è sempre lo stesso”.

Come ricorda Bertola, nel luglio del 2019 le società Coop7, Idrotermica e Unieco hanno richiesto alla Regione importi pari a circa 35, 15 e 14 milioni di euro. “In merito alle procedure legali è opportuno evidenziare che l’accordo bonario, cui si è ricorsi, può essere attivato solamente dal responsabile unico del procedimento dopo averne valutato la sussistenza degli estremi promuovendo la costituzione di apposita commissione”, spiega Tronzano. Tale accordo non obbliga la Regione a provvedere alle richieste delle imprese ma può chiedere anch’essa la restituzione di debiti subiti derivanti ad esempio dai vizi dei vetri e altro ancora.

A smorzare l’ottimismo della Regione ci pensano anche i Radicali che con Giulio Manfredi aggiornano i costi agli ultimi sviluppi. “È stata approvata l’ottava variante: siamo a 327 milioni di euro complessivi. La prima variante è dell’agosto 2012, a nemmeno un anno dall’inizio dei lavori. Poi si è andati avanti al ritmo di una variante all’anno. L’ottava reca alla fine della lista la cifra di 327 milioni e 170.485,82 euro, ma tale importo non sarà quello definitivo”. Il conto finale “si allunga perché dobbiamo aggiungere gli oltre cinque milioni assegnati alla ditta lombarda per l’eliminazione dei vizi del grattacielo, i costi della causa presso con le ditte costruttrici (che hanno chiesto altri 65 milioni di euro), quelli dell’accordo bonario con le ditte impegnate nei lavori sui terreni intorno al grattacielo (che hanno chiesto altri 61 milioni di euro), quelli delle bonifiche dei terreni e delle falde acquifere”. E in tutto questo bailamme di cifre e di contenziosi la Regione non brilla neppure in trasparenza: “Spicca la situazione di abbandono della pagina web dedicata alla Sede Unica sul sito della Regione. Non è stata ancora inserita la Variante 8 e l’elenco delle determinazioni e delle delibere sul grattacielo è fermo al giugno 2019, quando entrò in carica l’attuale assessore Tronzano”.

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