EMERGENZA SANITARIA

Tutti a nanna presto

Il premier Conte mette il coprifuoco alla movida: locali chiusi entro le 24. Nel nuovo dpcm anche il giro di vite su feste e sport di contatto amatoriali. Palazzetti al 15% della capienza e confermate le mascherine anche all'aperto - DOCUMENTO

Locali chiusi entro la mezzanotte e dalle 21 divieto di sosta e consumazione all’esterno, a meno che gli stessi locali non abbiano nella propria disponibilità dei tavoli. Il Governo mette il coprifuoco alla movida nel Dpcm che il premier Giuseppe Conte sta per emanare. Confermate anche le mascherine all’aperto che ha già messo in termini generali nel decreto legge. “Mentre però è vincolante la norma sulle mascherine all’aperto, inseriremo una forte raccomandazione sulle mascherine all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi” ha spiegato Conte durante la cabina di regia con Regioni, Comuni ed Enti locali. “Non riteniamo di introdurre una norma vincolante – aggiunge il premier – ma vogliamo dare il messaggio che se si ricevono persone non conviventi anche in casa bisogna usare la mascherina”.

Qui il testo definitivo del Dpcm

Sul tema delle feste in casa, l’orientamento del Governo è di consentirle ma solo con massimo 6 persone. Non sono previsti, però, divieti: piuttosto forti raccomandazioni e un’intensa attività di comunicazione. Salvi i matrimoni e gli altri festeggiamenti di riti civili e religiosi, ma con un massimo di 30 persone.

Stop alle gite scolastiche, attività didattiche fuori sede e gemellaggi. Sospensione anche per gli sport di contatto, come il calcetto o il basket, a livello amatoriale, ma prosegue l’attività a livello dilettantistico, per le società che abbiano adottato protocolli per limitare i contagi. La ratio, viene spiegato, è non penalizzare chi per la ripresa dell'attività ha fatto investimenti e adottato protocolli, a partire dalle diverse federazioni sportive. Confermata la possibilità per gli stadi all’aperto di ospitare fino a mille persone, mentre la capienza dei palazzetti sale fino al 15% anche se non si potrà andare oltre i mille spettatori. Rispetto ai precedenti provvedimenti non cambia nulla per quanto riguarda gli stadi mentre salta il limite massimo di 200 persone per quelli al chiuso.

Dal Piemonte e dal Veneto la richiesta – fatta propria in cabina di regia dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini – di istituire la didattica a distanza per le scuole superiori per alleggerire il trasporto pubblico. “La proposta – spiega l'assessore del Piemonte Marco Gabusi – è pensata con l’obiettivo di alleggerire il trasporto pubblico locale individuato come potenziale luogo di contagio”.

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