Alberghi, settore in ginocchio ma guarda avanti

"Il settore alberghiero è in ginocchio a causa dell'emergenza sanitaria, ma guarda avanti". Così Dario Gallina, presidente della Camera di commercio di Torino, commenta i dati dell'Osservatorio alberghiero, realizzato con Turismo Torino e Provincia e le associazioni di categoria. Fino a fine agosto l'occupazione è in calo del 53,4% rispetto allo stesso periodo del 2019 con l'apice (-91,2%) in marzo e lo zero ad aprile; poi una lentissima ripresa con il massimo dell'occupazione a luglio. "Abbiamo cercato in questi mesi - spiega Gallina - di non perdere tempo, pensando a iniziative comuni. Abbiamo puntato alle attività sui social media, con cui abbiamo posizionato Torino nell'immaginario e nei desiderata di turisti italiani e, per quanto possibile, stranieri: non appena la situazione migliorerà, ci auguriamo di raccogliere un buon numero di risposte". "E' necessario - sottolinea Giulia Beccaris, presidente Assohotel Confesercenti - un impegno di tutti i soggetti pubblici e privati per un piano straordinario di rilancio del nostro territorio capace di vedere al di là della contingenza". "Il comparto turistico-ricettivo necessita di aiuti concreti e immediati. Sono indispensabili una nuova visione, una strategia turistica innovativa e un modello organizzativo aperto. La programmazione degli eventi 2021 deve essere realizzata ora". afferma Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino. "Crediamo che sia urgente concentrarsi sulla definizione di azioni concrete di rilancio. Allo stesso tempo si pone un problema di sopravvivenza per molte imprese specie alberghiere o di intermediazione patrimonio imprescindibile per l'economia", dice il presidente del Gruppo Turistico Alberghiero dell'Unione Industriale, Federico De Giuli. 

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