Tav: Virano (Telt), grandi opere strumenti del Green Deal

Le grandi opere, come la Tav, "sono strumenti della nuova politica ambientale, sono una parte integrante del Green Deal". Lo afferma Mario Virano, direttore generale di Telt, soggetto promotore della Torino-Lione, durante la tavola rotonda conclusiva del convegno 'Il treno del Green Deal. I cantieri delle grandi opere come opportunità per Piemonte e Auvergne-Rhone-Alpes'. Virano definisce il lancio del Green Deal "un fatto epocale perché significa che il tema ambientale diventa il nuovo paradigma dell'economia. E questo si porta dentro il messaggio che il Green Deal viaggia in treno. Oggi, dunque - prosegue - raccontiamo le grandi opere, in particolare la nostra, con un'angolazione diversa, figlia sia di questa situazione generale legata al Green Deal sia del fatto che stiamo uscendo dalla fase della contrapposizione più radicale. Credo - sottolinea - che tutti abbiano preso atto che l'opera e' irreversibile, anche gli oppositori. Siamo usciti dalla fase in cui eravamo obbligati a difenderci, a difendere l'opera, fase che rendeva complicato socializzare l'effetto rete". Un effetto fondamentale secondo il direttore di Telt. "Se vogliamo essere competitivi con le megalopoli asiatiche, senza rinunciare ai nostri elementi identitari - sottolinea -, l'unico modo e' che le nostre città, che sono per lo più sotto il milione di abitanti, si mettano in rete, che andare da una città all'altra sia come oggi andare da un quartiere all'altro. Questo - conclude - significa che noi possiamo competere con un sistema pluralistico all'interno di una competizione mondiale e io mi ostino a pensare che anche questo è ambiente".

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