EMERGENZA SANITARIA

Da lunedì a casa alle 23,
anteprima del lockdown

Con gli oltre 2mila casi odierni la Regione impone il blocco notturno di circolazione e la chiusura di tutti gli esercizi. Il decreto firmato dal ministro Speranza d'intesa con il governatore Cirio. Nelle prossime ore un vertice per definire ulteriori restrizioni - DOCUMENTI

Anche il Piemonte introduce il coprifuoco notturno per arginare l’emergenza coronavirus. Il divieto di uscire dalle 23 alle 5 del mattino entrerà in vigore a partire dal 26 ottobre. La decisione è stata presa dopo il nuovo forte incremento dei contagi: 2.032 casi nelle ultime 24 ore, a fronte di 12.665 tamponi. Cresce la pressione sugli ospedali: cinque ricoveri in più in terapia intensiva (per un totale di 85) e 136 in più negli altri reparti (1.362). Una decisione assunta con il Governo (e che vale per molte regioni) che porta la firma del ministro della Sanità Roberto Speranza. Tra la giornata di domani e domenica Governo e Regioni torneranno a confrontarsi per definire ulteriori restrizioni. E la prospettiva di un lockdown totale, forse con la sola eccezione per le scuole elementari e medie inferiori e le fabbriche, si fa di ora in ora più concreta. Addirittura c’è chi parla di mercoledì prossimo come il giorno in cui possano già entrare in vigore nuove disposizioni.

“D’accordo con i sindaci del territorio abbiamo cercato di evitarlo intervenendo con misure chirurgiche, ma gli ultimi dati ci costringono a questa decisione” spiega Alberto Cirio al termine di una lunga giornata di confronto in costante contatto con il ministero della Salute e con il territorio.

QUI L'ORDINANZA

“Sono misure dolorose, ma condivise – aggiunge il governatore – perché l’aumento del contagio degli ultimi giorni impone regole più rigide. Il sistema sanitario regionale piemontese e tutto il personale stanno facendo il massimo. ll potenziamento dei posti letto, delle terapie intensive e dei laboratori ci permette di combattere questa battaglia con maggior forza, ma servono comunque misure di contenimento modulate sull’evolversi dell’epidemia. Per questo lavoriamo ogni giorno con gli altri presidenti, il ministero della Salute e i nostri epidemiologi, monitorando ora per ora la situazione, pronti ad assumere, con la prudenza che ci ha contraddistinto fin dall’inizio, ogni decisione si renda necessaria per tutelare la salute pubblica”. Il modulo per certificare il motivo degli spostamenti indifferibili e urgenti è scaricabile qui e sul sito del ministero dell’Interno e della Regione Piemonte.

QUI IL MODELLO DI AUTODICHIARAZIONE