Covid: Furia (Pd), subito ristori ad attività in sofferenza

"Ieri sera a Torino, ma anche in altre città d'Italia, abbiamo assistito a lanci di pietre, bottiglie, bombe carta, molotov, negozi devastati, dehors danneggiati, aggressioni: la rabbia e la frustrazione dilagano tra le fasce sociali colpite dalla crisi e che protestano per le misure del Dpcm Conte dello scorso 25 ottobre, ma non si dica che sono stati i commercianti a distruggere le vetrine o a rovesciare i cassoni di immondizia". Paolo Furia, segretario regionale Pd Piemonte, commenta così i disordini di ieri sera a Torino e in altre città italiane. "Una violenza che va denunciata senza se e senza ma", aggiunge l'esponente dem, che invita però il governo a "fornire il prima possibile i contributi e i ristori alle imprese che hanno chiuso, tramite accredito diretto, e di accelerare l'erogazione delle una tantum per autonomi". "Non so se basterà ma è chiaro che una politica forte di rilancio di questi settori ci vorrà. Si tratta non solo di imprese, ma di attività che vivono e fanno vivere i quartieri e le valli, che costruiscono parte dell'identità dei luoghi e non si può pensare che vadano a chiudere in massa nei prossimi mesi - conclude -. Per questo dobbiamo fare quanto promesso e di più".

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