CAOS EMERGENZA

"Basta proclami, trasparenza sui dati"

Undici domande dei medici ospedalieri alla Regione per capire la reale situazione dell'emergenza sanitaria: troppe informazioni contraddittorie e non verificabili. Dal numero dei tamponi ai ricoveri, ora l'Anaao vuole maggiore chiarezza

Il numero di tamponi è aumentato, ma non si testano più i contatti stretti.I medici sono pochi, gli togliamo i congedi, ma sono anche tanti, e li assumiamo per fare gli infermieri. Il numero di ricoveri è calato improvvisamente. Ottima notizia. Ma i dati dei ricoveri nel privato non sono stati calcolati. Insomma, una babele nella quale è difficile districarsi e, soprattutto, trarre un quadro reale della situazione dell’emergenza in Piemonte. “Per un serio e franco confronto è indispensabile la massima trasparenza dei dati: basta proclami”. Lo afferma, in una nota, la segreteria regionale Anaao-Assomed Piemonte, l’associazione dei medici e dei dirigenti sanitari piemontesi, che invocano “trasparenza” e chiedono “dati da analizzare per capire la reale situazione degli ospedali”.

L’associazione fa un lungo elenco di domande, tra cui quanti medici sono stati contrattualizzati negli ospedali a marzo-aprile, a quanti è scaduto il contratto, quanti sono stati nuovamente contrattualizzati da settembre. “Quanto costa la struttura al Padiglione V, per quanto tempo si pensa di lasciarla aperta, quanti posti di intensiva sono previsti, se i lavoratori potranno o no operare in sicurezza? Quanti specializzandi dell'ultimo anno stanno lavorando negli ospedali non universitari? Quanti letti mette a disposizione il privato, di che tipo (intensivi?), quanto viene remunerato?”, chiede ancora Anaao Assomed, che tra le tante cose vuole sapere anche se “il privato accreditato sta proseguendo con gli interventi non urgenti” e se “i tamponi rapidi (antigenici) vengono fatti”. 

Undici sono le domande che l’organizzazione dei medici rivolge alla Regione:
1) Quanti medici sono stati contrattualizzati negli ospedali a marzo/aprile, a quanti è scaduto il contratto, quanti sono stati nuovamente contrattualizzati da settembre.
2) Che specialità hanno, la durata del contratto, se sono pensionati, specializzanti, neo-laureati.
3) Quanti medici si sono contagiati, quanti ammalati da settembre.
4) Quanto costa la struttura al Padiglione V, per quanto tempo si pensa di lasciarla aperta, quanti posti di intensiva sono previsti, se i lavoratori potranno o no operare in sicurezza
5) Quanti specializzandi dell'ultimo anno stanno lavorando negli ospedali non universitari.
6) Quanti letti mette a disposizione il Privato, di che tipo (intensivi?), quanto viene remunerato.
7) Il Privato Accreditato sta proseguendo con gli interventi non urgenti?
8) Quanto dei fondi ministeriali per le assunzioni e incarichi (in particolare quelli stanziati con la Legge 77/2020) sono stati spesi e come.
9) Se all’apertura dell’Adi-Covid domiciliare, che viene remunerata, corrisponde necessariamente la visita domiciliare dei pazienti Covid da parte dei medici di medicina generale?
10) Quanti sono giornalmente, ad una ora definita, i pazienti nei Pronto Soccorso/DEA del Piemonte e quanti di questi sono in attesa di ricovero.
11) I tamponi rapidi (antigenici) vengono fatti? Quanti e da chi? In base a quali criteri?

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