Piemonte: Defr 2021-23 approda in Aula per l'approvazione

Il Defr, Documento di economia e finanza regionale 2021-2023 del Piemonte è approdato oggi nell'Aula del Consiglio regionale per l'approvazione definitiva. Il documento è collegato all'Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2020-2022, anche questo all'esame dell'Aula. "Il 2021 - ha detto l'assessore al Bilancio della Giunta Cirio, Andrea Tronzano, illustrando il documento - sarà ancora anno molto difficile. Ma al tempo stesso, grazie anche alle iniezioni di risorse in arrivo dall'Unione europea, sarà un anno nel quale riusciremo a continuare a investire: farlo è la nostra priorità". "Il Piemonte - ha sottolineato - è stato tra le Regioni più colpite dall'emergenza Covid, in un Paese tra i più colpiti al mondo. Le conseguenze si sono viste: per il prossimo anno si stima un calo del pil fra il 7% e il 9%, e un tasso di disoccupazione al 10,2%. Per dare speranze che consentano al tessuto economico di rispondere all'emergenza, la Regione si è mossa su tre direttrici: liquidità, investimenti e sostegno al credito. Sul primo fronte con i 131 milioni del Bonus Piemonte, cifra enorme per le casse regionali che però ha consentito a 80 mila imprese di avere il denaro in pochi giorni. Sul secondo fronte rafforzando il fondo unico da 80 milioni, e sul terzo sostenendo il credito alle imprese attraverso il pagamento a fondo perduto dei tassi di finanziamento bancari. C'è poi il fronte sanitario, che però è fuori dal perimetro di ciò che affrontiamo oggi". "Per affrontare il futuro - ha affermato Tronzano - il Piemonte ha bisogno anche del contributo dell'opposizione: il Defr e l'Assestamento del bilancio di previsione sono il frutto del lavoro certosino di oltre un mese. I passaggi per ottenere un miglioramento passa, oltre che dal Recovery Fund, anche dalla nuova programmazione Ue 2021-27, con la quale nella nostra Regione arriveranno in tutto circa tre miliardi". "Ho fiducia - ha rimarcato - nel poter spendere bene questi soldi: è in corso anche qui un lavoro certosino per mettere in campo una vera politica industriale, che in Piemonte manca da molti anni". 

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