FALCE & CARRELLO

"Abuso edilizio al Gru Village",
le carte finiscono in Procura

L'esposto di un consigliere comunale di Grugliasco fa scoppiare il bubbone. I vigili accertano le irregolarità. Un nuovo fronte legato al centro commerciale dopo la crisi di maggioranza sulla rinuncia del Comune a un proprio spazio a favore dei privati

Il rapporto tra Grugliasco e il suo mega centro commerciale è sempre più complicasto. Le Gru vuole ampliarsi, ma per qualcuno pare si stia “allargando” troppo. E così dopo la frattura in maggioranza tra Italia Viva e il sindaco Roberto Montà sulla rinuncia da parte del Comune di uno spazio da 1.800 metri quadrati a vantaggio della shopville, un’altra iniziativa dei renziani svela quello che per la polizia municipale potrebbe configurarsi come un abuso edilizio legato al Gru Village, la rassegna musicale che tutte le estati si svolge in un’area all’aperto di fronte al centro commerciale, a eccezione della scorsa, quando è stata annullata a causa dell'emergenza sanitaria dovuta al coronavirus.

Il 9 ottobre scorso la consigliera Rossana Tarsia ha inoltrato un esposto al primo cittadino e al comandante della polizia municipale Massimo Penz dopo che “alcuni cittadini si sono visti negare l’accesso nell’area (…) denominata Gru Village Festival”. Si tratta di una superficie privata a uso pubblico che però “risulta, tutt’oggi, completamente recintata con cancellate e inferriate” si legge nell’esposto. Dunque off limits per i cittadini, cui non è consentito l’accesso. Ma hanno i privati l’autorizzazione per occupare quegli spazi? La stessa consigliera Tarsia ha presentato anche un’interrogazione in Consiglio per sapere dal sindaco “se i manufatti esistenti all’interno dell’area in oggetto (quella del Gru Village ndr) risultano autorizzati o abusivi”.

Il 2 novembre arriva la prima risposta del commissario della Polizia Municipale Patrizio Lunardi, il quale spiega che il servizio Attività produttive (Suap) del Comune non ha rilasciato autorizzazioni per pubblico spettacolo per l’anno in corso e allo stesso modo non risultano neanche istanze di occupazione del suolo permanente all’ufficio Patrimonio. Il commissario Lunardi comunica inoltre di essere in attesa delle relazioni tecniche relative ai primi due sopralluoghi effettuati che saranno “eventualmente prodromi che di notizia di reato alla competente Autorità Giudiziaria per l’inosservanza delle norme ubanistico/edilizie e/o per l’eventuale occupazione indebita di suolo pubblico”. Il 19 novembre la conferma di quanto scritto sopra anche dalle relazioni tecniche e dunque “trattandosi di violazioni al vigente Testo Unico dell’edilizia è stata fascicolata la relativa notizia di reato” alla Procura di Torino.

Una più che probabile tegola giudiziaria che si abbatte sul centro commerciale già oggetto di uno dei più noti scandali della Tangentopoli torinese, con un’intera classe politica spazzata via dalle inchieste che accertarono un diffuso giro di mazzette attorno alla realizzazione di quello che allora era il più grande ipermercato d’Europa realizzato in tandem dalla francese Trema e dall’Euromercato di Silvio Berlusconi.  Mentre in Consiglio comunale c’è chi è pronto a giurare che attorno a Le Gru la battaglia politica potrebbe arrivare alle estreme conseguenze in una maggioranza sempre più claudicante.