Cnh: sindacati chiedono incontro urgente su futuro Iveco
11:01 Giovedì 07 Gennaio 2021
Le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri chiedono a Cnh Industrial un incontro urgente in videoconferenza sul futuro di iveco dopo la conferma delle trattative con Faw Jieifang per cedere autobus e camion, oltre a una quota di Fpt. I sindacati hanno inviato all'azienda una lettera alla luce delle implicazioni che la vendita "potrebbe avere su stabilimenti e occupazione".
"Abbiamo chiesto un incontro all'azienda, ma è incredibile che il governo non convochi immediatamente Cnh Industrial e sindacati visto che si tratta di un'azienda strategica da un punto di vista produttivo e occupazionale per il Paese in un settore chiave come quello della mobilità", commenta Michele De Palma, responsabile Auto della Fiom. "Non si può essere spettatori. Iveco e' nel dna dell'industria del Paese e nello stabilimento di Brescia e' partito il processo di elettrificazione. In una fase di transizione, serve confronto sul futuro. I lavoratori italiani di Cnh Industrial hanno già pagato un prezzo, se ci fosse un'attenzione strategica del governo le notizie si saprebbero per tempo e non a sorpresa", aggiunge. "La notizia della cessione di Iveco - osserva Ferdinando Uliano, responsabile Auto della Fim - ci preoccupa perché potrebbe avere degli impatti sugli assetti societari. Cnh in Italia ha una serie di intrecci fra stabilimenti e realtà produttive, ci potrebbero essere ripercussioni sul piano occupazionale. Per questo abbiamo subito chiesto un incontro per mettere in campo azioni per tutelare un patrimonio industriale e occupazionale". "Speriamo che oggi stesso Cnh Industrial ci conceda l'incontro - aggiunge Gianluca Ficco, responsabile Auto della Uilm - per darci gli opportuni chiarimenti perché vicende così importanti per i lavoratori devono essere oggetto di un confronto sindacale. Iveco è un marchio prestigioso in Italia. Ha faticato dal punto di vista dei parametri di redditività perché ha difficoltà sui mezzi pesanti, ma è leader, proprio grazie al know italiano, sui veicoli medi e leggeri per i quali è un'eccellenza".