Cultura, per ripresa serve un piano industriale

"Mi auguro che dopo il 18 gennaio, numeri dei contagi permettendo, i teatri e i musei riaprano, anche in modo contingentato". L'assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Vittoria Poggio, spera che il 2021 sia l'anno della ripresa. E, intervistata dall'Ansa, indica i passi da seguire per il rilancio. "Il mondo della cultura è provatissimo - osserva -, servono un piano industriale del settore e un tavolo nazionale intorno al quale far sedere, al fianco del governo, tutti i soggetti che credono davvero che la cultura sia il petrolio dell'Italia. E non parlo solo delle fondazioni". "Questo è un tema sul quale ci stiamo confrontando da un po' di tempo tra assessori alla Cultura - aggiunge Poggio - credo che sia tempo di porre le basi di una nuova visione della cultura in Italia, di lavorare per una programmazione che guardi ai tempi lunghi, al futuro economico e culturale del Paese; il Covid deve lasciarci questa eredità". "Va detto che nessuno, in questi mesi, si è seduto sugli allori ad aspettare - sottolinea - I teatri, e non solo quelli grandi come il Regio e lo Stabile, ma anche realtà come il Circolo dei Lettori e i musei civici, statali e privati, hanno riprogrammato la loro offerta e preparato un calendario tra l'online e la presenza, in modo da essere pronti per la ripartenza". Il pubblico "sta rispondendo in modo straordinario" alle nuove modalità di fruizione della cultura, come testimonia il successo del progetto 'onlive' di Piemonte dal Vivo Odissea, un percorso teatrale in sette puntate che permette di assistere a uno spettacolo o a un concerto dal sofa' di casa, con un visore immersivo in 3D che ti trasporta 'fisicamente' in una sala di teatro. "Trovo questo palinsesto un contenitore straordinario, una risposta intelligente all'emergenza Covid, una dimostrazione di capacità di adattamento e di genialità del mondo della cultura", sottolinea l'assessore piemontese, senza però negare che a causa del Covid "i fruitori della cultura sono in generale diminuiti". La Regione Piemonte, puntualizza, "ha cercato di supportare il settore al massimo, promuovendo tavoli tematici per i quali sto aspettando proposte da valutare". E intanto proseguono i lavori per la riapertura del Museo regionale di Scienze Naturali, chiuso dal 2013, la cui riapertura è prevista per l'autunno. "Sarà uno degli appuntamenti più importanti del 2021", conclude Poggio, convinta che la cultura abbia bisogno "di idee e di programmi, più che di sussidi".

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