Commissari opere: Maccanti (Lega), su nomine teatro assurdo

"Sulla nomina dei commissari per le 59 opere assistiamo al teatro dell'assurdo, qui però si gioca col futuro della nazione. Quasi un terzo dei nomi inseriti nella lista di Palazzo Chigi risulta attualmente indagato dalla magistratura. E i proclami del Movimento 5 Stelle? I totem da duri-e-puri vengono giù come castelli di sabbia". Così Elena Maccanti, capogruppo della Lega in Commissione Trasporti alla Camera. "I grillini - afferma Maccanti - sono pronti a dire tutto e il contrario di tutto pur di mantenere qualche poltroncina. La rimozione improvvisa di alcuni commissari in pectore dalla lista sottolinea la superficialità con cui questo esecutivo amministra l'Italia. Sul conflitto d'interesse poi siamo ai limiti del ridicolo. Ai grillini sembra normale che il commissario per le opere appaltate dall'Anas sia un dirigente stesso dell'Anas, o che le infrastrutture messe a gara da Ferrovie dello Stato siano affidate a commissari scelti tra i manager della stessa azienda". "A Livorno poi - aggiunge - il commissario viene indicato nel presidente dell'Autorità portuale, ma Guerrieri non è ancora stato nominato formalmente. I 59 commissari erano previsti dal decreto Sblocca cantieri già dall'aprile 2019 col governo Conte-Salvini-Di Maio. A un anno e mezzo di distanza il governo Conte-Ciampolillo ha partorito una lista che mostra il vero volto del Pd e del M5s".

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