LOTTA AL COVID

"Zone rosse" in Piemonte contro la variante inglese

Un piano per circoscrivere tempestivamente i focolai di una mutazione del virus che preoccupa per contagiosità. Riunito il comitato di esperti. Rilevati finora 23 casi, nelle ultime ore due a Biella

Il Piemonte si prepara all’eventuale rapida istituzione di zone rosse in caso di focolai della variante inglese del Covid o di altre mutazioni del virus. Lo schema previsto si basa su aree comunali o, più ancora, sovracomunali a cerchi concentrici e che in base alle simulazioni potrebbero avere tendenzialmente le dimensioni dei distretti sanitari. 

Cruciale la rapidità per arginare la diffusione del Covid nella sua variante inglese che, come noto, è maggiormente contagiosa e in Italia in alcune aree ha già raggiunto una percentuale del 56% sul totale dei casi positivi registrati. In Piemonte sono stati finora trovati 23 casi; nelle utime ore due registrati a Biella dei quali si è in attesa della conferma dai laboratori dell’Istituto Zooprofilattico dove sono stati inviati i tamponi. Proprio in considerazione delle previsioni che, come ha spiegato in commissione Sanità l’assessore Luigi Icardi insieme al vicedirettore regionale e responsabile della prevenzione Bartolomeo Griglio, indicano la concreta possibilità che nel giro di poche settimane la variante inglese di fatto si sostituisca al virus “originario” si stanno predisponendo i piani che ovviamente ci si augura non debbano essere attuati.

E mentre in base ai dati delle ultime ore sembra sempre probabile la conferma della permanenza in zona gialla del Piemonte anche per la prossima settimana, è proprio l’evoluzione delle mutazioni del Covid e la loro diffusione a preoccupare gli esperti così come il il governo regionale. Oggi si è riunito il comitato appena costituito al fine di monitorare la situazione. Sul fronte politico è previsto, nel caso di istituzione di zone rosse localizzate, un’ordinanza a doppia firma – quella del presidente della Regione Alberto Cirio e quella del ministro della Salute Roberto Speranza – in maniera tale da provvedere rapidamente alla predisposizione e all’erogazione dei ristori per le attività che saranno costrette alla chiusura.

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