SACRO & PROFANO

Olivero lancia l'Opa su Susa con un occhio a Torino

Ancora indiscrezioni sulla successione di Nosiglia. Esce dal totonomine l'attuale vescovo di Tortona Viola, probabile nuovo prefetto della Congregazione per il culto. A questo punto salgono le quotazioni del titolare della diocesi di Pinerolo che nel frattempo cerca di espandersi

Sabato scorso, la sala stampa della Santa Sede ha diffuso la notizia di due provvedimenti assunti dal Santo Padre. Il primo è l’accoglimento delle dimissioni del cardinale Angelo Comastri da suo vicario per la Città del Vaticano e arciprete della basilica di S. Pietro e la nomina in sua sostituzione del neo cardinale francescano Mauro Gambetti, il cui nome era circolato come possibile arcivescovo di Torino. La seconda notizia è che lo stesso Papa Francesco ha accettato le dimissioni da prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti del cardinale Robert Sarah, non procedendo però alla sua sostituzione.

A Roma circola la voce che l’importante congregazione venga commissariata e uno dei nomi chiamati a rivestire tale incarico sarebbe quello del vescovo francescano di Tortona mons. Vittorio Francesco Viola, anche quest’ultimo dato tra i “papabili” alla guida della diocesi subalpina.  Se ciò avvenisse, rimarrebbe in lizza, fra i nomi probabili, quello di monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, il quale, secondo alcuni, sarebbe il fautore di una unione della sua diocesi con quella di Susa, attualmente retta, come amministratore apostolico, da monsignor Cesare Nosiglia. Verrebbe così a crearsi una vasta “diocesi alpina”. Sempre che lo stesso monsignor Olivero non traslochi direttamente a Torino e sempre  che Roma non aliter provideatur.

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