Smog: Torino, tre inquinanti su 12 ancora oltre i limiti

Nove dei 12 inquinanti sotto osservazione sono rimasti, nel 2020, entro i valori limite, mentre la soglia continua a essere superata da Pm10, biossido di azoto e ozono. Tuttavia, "le serie storiche" dei dati analizzati confermano la tendenza al miglioramento e "certificano l'efficacia delle misure di risanamento adottate nel corso degli anni". E' quanto si legge nel rapporto sulla qualità dell'aria nell'area metropolitana torinese, condotto da Arpa e pubblicato sui siti dell'agenzia regionale per la protezione ambientale e della Città Metropolitana. Il rapporto evidenzia anche gli effetti positivi, sull'inquinamento atmosferico, prodotti dal lockdown e dalle altre misure adottate per il contenimento del contagio Covid. Il calo del traffico veicolare e delle attività industriali ha abbattuto in particolare le emissioni di biossido di azoto: il valore limite annuale è stato superato soltanto in due stazioni Arpa. Per quanto riguarda le Pm10, invece, il calo di traffico e attività produttive è stato compensato da condizioni meteorologiche spesso sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti: il limite dei 35 giorni con concentrazioni superiori a 50 microgrammi al metro cubo è stato superato in 12 delle 19 stazioni dell'area metropolitana torinese. Resta critica, nei mesi estivi e in tutto il territorio metropolitano, la concentrazione di ozono che ha fatto registrare solo "qualche lieve miglioramento". Gli altri 9 inquinanti, monossido di carbonio, biossido di zolfo, benzene, metalli, benzo(a)pirene e Pm2,5 "hanno rispettato nel 2020, come negli anni precedenti, i valori limite e obiettivo su tutto il territorio metropolitano".

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