Vita da Cane

Nomen omen. Il governatore firma l’ordinanza con cui concede l’apertura in zona rossa alle toelettature per i quattrozampe e chi poteva affrettarsi a plaudire se non il consigliere regionale leghista Andrea Cane? L’omonimo dei beneficiati, rivendica tutto il suo impegno che ha portato il Piemonte tra le prime regioni ad intervenire per evitare ricrescite eccessive o fastidiosi garbugli nei peli ricci. Un anno dopo l’ammissione a reti unificate del Capo dello Stato di non essere potuto andare neppure lui dal barbiere, barba e capelli sono nuovamente vietati. Per un taglio alla Mario Draghi non resta che un rischioso fai-da-te, oppure virare su uno Sgarbi style. Non per cani di qualsiasi razza e pelo, pur con tutte le precauzioni da parte dei proprietari e dei titolari delle toelettature, come ricorda il consigliere della Lega che con fiuto da segugio aveva intuito la necessità di quell’apertura concessa da Alberto Cirio e adesso si appunta la coccarda come a un concorso cinofilo. Fosse stato ai tempi dell’aviaria chissà come l’avrebbe messa con gli avversari piddini guidati da Raffaele Gallo

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