Edilizia: Ance e Confindustria, forte aumento prezzi materiali 

Ance Piemonte e Valle d'Aosta e Confindustria Piemonte denunciano "l'eccezionale rincaro nei prezzi di acquisto di materie prime, derivati e conseguentemente dei principali materiali da costruzioni, di entità così elevata da rischiare di compromettere la regolare prosecuzione dei lavori affidati". Il prezzo dell'acciaio, tra novembre 2020 e febbraio 2021 è aumentato del 130%. Una dinamica che riguarda anche altri materiali di primaria importanza per l'edilizia, come i polietileni che hanno registrato incrementi superiori al 40%, il rame +17% e il petrolio +34%. Un trend che sembra destinato ad aumentare nei prossimi mesi. "Siamo molto preoccupati perché le imprese sono in forte sofferenza e questi incrementi eccezionali non fanno che aggiungersi alle già ingenti difficoltà finanziarie e patrimoniali dovute alle dinamiche disfunzionali di appalto connesse alla pandemia. Abbiamo chiesto alla Regione Piemonte di aggiornare il prezzario regionale basandosi sui prezzi delle materie prime e semilavorati rilevati nei primi tre mesi del 2021 anziché sulla media dei prezzi nel 2020 falsata dalla pandemia", spiega il presidente dell'Ance Piemonte e Valle d'Aosta Paola Malabaila. "Le ragioni di tale situazione - spiega il presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay - derivano da congiunture internazionali, impreviste e imprevedibili, che si inseriscono in un mercato già gravemente anomalo per la crisi pandemica. Un'impennata così rapida non si era mai verificata e di questo passo tra un paio di mesi il rischio è che alcune imprese siano costrette a sospendere la produzione. Oltre ai rincari, non si riescono a reperire materiali e i tempi di consegna si sono dilatati rispetto agli standard, senza contare che la qualità si è notevolmente abbassata".

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