VERSO IL VOTO

"Mi candido ma non mi vaccino", scende in campo Mattei

Il giurista torinese, teorico dei beni comuni, lancia la sua candidatura a sindaco di Torino. Nei giorni scorsi fece discutere la sua partecipazione a una manifestazione dei No Mask: "Sono contrario all'obbligo se riguarda prodotti sperimentati non sufficientemente a lungo"

Mezzi pubblici, mense scolastiche e asili nido gratuiti, una città dei beni comuni con un Bilancio partecipato che assegna fondi ai cittadini per prendersene cura, un assessorato alla Città Metropolitana, assunzione di 10mila dipendenti comunali, un audit sul debito e l'idea di un sistema di moneta pubblica complementare valida nei confronti dei pagamenti della Città. Sono alcuni dei punti del progetto della Lista Civica Futura del giurista Ugo Mattei, che ha presentato ufficialmente la sua candidatura a sindaco di Torino. Il suo è un invito alla cittadinanza “a mettersi in gioco in prima persona per costruire un’alternativa civica vera e genuina. Una lista - precisa - che non vuol essere collocata nelle contrapposizioni in cui la politica si sta riducendo a tifo da stadio, ma che prova a occupare uno spazio trasversale”.

Quanto alla realizzazione del programma a fronte degli evidenti problemi di Bilancio, Mattei afferma che “se la politica vuol fare le cose i soldi li trova. Il fatto è che ora i soldi sono spesi male”, afferma, invitando anche gli attuali amministratori, visto il rinvio delle amministrative, a “rinunciare allo stipendio dal mese di giugno e metterlo a disposizione di chi ha sofferto per il virus”. E sul tema Covid, circa le polemiche sulla sua partecipazione alla manifestazione No Mask di sabato 20 marzo replica: “Andavo prima come giurista e non vedo perché dovrei smettere di farlo come candidato, a partecipare a piazze che vogliono prendere consapevolezza dei diritti costituzionali”. E sui vaccini afferma di avere una posizione “dettata dalla Costituzione. Sono contrario all'obbligo se riguarda prodotti sperimentati non sufficientemente a lungo e quando sappiamo che il vaccinato è comunque contagioso. Poi se l’obbligo dovesse essere imposto io ho sempre aderito alle leggi vigenti”.

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