Recovery: Confartigianato, un'occasione da non sprecare

"Il 15% delle piccole e medie imprese del Piemonte ha perso il 50% del fatturato, il 32% è a rischio operativo. Ecco perché non si può sbagliare la misura dei prossimi interventi". Lo afferma Confartigianato Imprese Piemonte che ha effettuato un sondaggio interno. "Anche il nostro tessuto imprenditoriale necessita di un vaccino - osserva il presidente Giorgio Felici - per sconfiggere le malattie croniche che bloccano il sistema di micro e piccole imprese del nostro Paese e del Piemonte, costituito da 117mila circa imprese artigiane. Le riforme, per le quali il recovery plan è il nostro libro dei sogni, rappresentano il vaccino per colmare i ritardi dell'Italia accumulati negli anni, ancora prima della crisi sanitaria, ancora in corso". che aggiunge: "nel frattempo però bisogna anche gestire l'emergenza e per farlo servono provvedimenti straordinari: ci preoccupano le scadenze fiscali e quelle dei crediti. La moratoria che scade il 30 aprile va rinnovata per evitare che le imprese, alla riapertura, si ritrovino strangolate da adempimenti fiscali e mutui. Chiediamo, in sintesi, un biennio fiscale bianco. Ma per pensare seriamente ad una ripartenza occorre avviare delle riforme profonde del nostro sistema che rimane quello con un fisco troppo alto, un'inadeguata digitalizzazione della PA, una giustizia lenta, una burocrazia asfissiante. Per garantire una vitale accelerazione della crescita dell'economia italiana vanno migliorate le condizioni di competitività delle imprese, anche attraverso una maggiore efficienza dei servizi erogati dalla Pubblica amministrazione. Una sfida non da poco, considerato il momento storico". 

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