Covid: protesta partite Iva a Torino, non siamo slot machine 

"Non siamo lavoratori di serie B, questo il governo deve capirlo". Le partite Iva hanno protestato nel primo pomeriggio davanti agli uffici dell'Agenzia dell'Entrata a Torino, per chiedere "aiuti economici concreti". La proposta dell'organizzazione “Fili-Futuro italiano Partite iva”, che in Piemonte conta 2.700 associati, è che le accise "che noi paghiamo vengano dirottate in parte in una cassa, un fondo di sicurezza per le partite Iva in difficoltà". "Non abbiamo più soldi - spiega il presidente di Fili-Futuro italiano Partite Iva Beba Bucciati - in futuro sarà ancora peggio se non si interviene". Nonostante la riapertura, sostengono, la situazione è drammatica perché "stanno arrivando cartelle per 50 milioni che dovremmo secondo il governo pagare". "Anche su i dehors c’è da dire che ora allarghiamo, ma tra un mese ci chiederanno di regolarizzare", sottolinea Bucciati. Per non parlare dei suicidi. Secondo i dati in possesso dell'associazione durante lo scorso lockdown delle 45 persone che si sono tolte la vita in Italia 25 erano partite Iva. "Siamo solo una slot machine del governo", conclude Beba Bucciati.

print_icon