Csm: Amara tira in ballo Pg Torino, lui dice "non so chi sia"

"Fu Vietti a mandarmi Saluzzo a Roma. Io già sapevo che faceva parte dell'associazione Ungheria e comunque tale circostanza mi fu confermata dal modo in cui mi salutò, premendomi il dito indice tre volte sul polso mentre mi stringeva la mano". C'è anche il Procuratore generale di Torino Francesco Saluzzo tra gli illustri appartenenti alla presunta loggia segreta "Ungheria" secondo l'avvocato Piero Amara, indagato e già condannato per corruzione in atti giudiziari. Il legale lo sostiene - secondo quanto riporta il dorso torinese del Corriere della Sera -, interrogato nel dicembre 2019 dal procuratore aggiunto di Milano Laura Pedio e dal pm Paolo Storari (quest'ultimo indagato per rivelazione del segreto d'ufficio dalla Procura di Roma, che gli ha notificato un invito a comparire per sabato prossimo). "Questo Amara non so neanche chi sia", afferma al Corriere della Sera Saluzzo, che smentisce di conoscere la fantomatica loggia segreta di cui avrebbero fatto parte magistrati, alti ufficiali delle forze dell'ordine, dirigenti di Stato e imprenditori, e che ha di nuovo messo nella bufera il Csm. Il Corriere della Sera ricorda "un altro intreccio" tra Saluzzo e Storari attorno all'inchiesta Telekom Serbia, all'inizio degli anni Duemila. "Roba da soliti sospetti", sostiene il quotidiano: quelli per la presunta soffiata su perquisizioni a Roberto Colaninno (Saluzzo sarà completamente prosciolto) a quelli per una fuga di notizie, di cui fu accusato Storari (assolto), all'epoca pm a Torino e titolare dell'inchiesta su Telekom, insieme all'allora aggiunto Bruno Tinti e al collega Roberto Furlan. Storari finì trasferito a Trento, per poi andare a Milano. 

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