Turismo: Federalberghi Torino, primi segnali di ripresa

Primi segnali di ripresa anche per il turismo a Torino e in provincia. Lo rivela l'indagine previsionale condotta da Federalberghi che registra per la montagna un buon andamento di prenotazioni per quanto riguarda la ricettività extralberghiera e dati in parte positivi anche per gli hotel. In città - dove l'estate è tradizionalmente bassa stagione - si registrano prenotazioni per i weekend, la vera ripresa è attesa per settembre in vista delle Atp finals di tennis, del Salone del Libro e delle altre rassegne culturali. Nelle località di montagna si prevede un tasso di occupazione delle camere al 30% a giugno, al 50% a luglio e al 70% ad agosto. Nelle strutture ricettive di Torino nel weekend, camere occupate tra il 30 e 35%. "Qualcosa sta iniziando a muoversi, grazie al calo netto dei contagi e all'accelerazione della campagna vaccinale - commenta Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino - la montagna, così come l'anno scorso e sulla scia di un trend già iniziato nelle ultime estati prima della pandemia, sta facendo registrare dati interessanti anche se il turismo straniero sarà probabilmente ancora poco presente. Per quanto riguarda la città crediamo che con il passaggio in zona bianca possa sbloccarsi ulteriormente la situazione anche se continua a stentare la ripresa del turismo business". L'andamento dei flussi turistici "appare molto positivo e si respira un clima di fiducia - dichiara Fabrizio Valentini, presidente di Federalberghi Bardonecchia - la nostra speranza più grande rimane però quella di una stagione invernale normale perché tradizionalmente abbiamo turisti provenienti da tutta Europa e non potremmo permetterci un altro anno di stop". Renzo Roux, presidente dell'Associazione Albergatori di Sestriere prevede "una situazione leggermente migliore rispetto all'estate scorsa anche perché sono stati confermati gli eventi estivi. Naturalmente le nostre speranze sono tutte concentrate sulla stagione invernale, proprio in questi giorni sono attese le disposizioni per la vendita degli skipass e se dovesse essere confermato il contingentamento al 30% sarebbe già positivo".

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